Tolentino (MC): Dont'kill your brain! Droghe e nuovi comportamenti di dipendenza,la prevenzione pensata dai giovani
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La scorsa settimana presso la Sala Multimediale Spirito Santo di Tolentino, un incontro con le classi dell'Istituto
Professionale "E. Rosa" e dell'Istituto Istruzione Superiore "F. Filelfo" su: "Dont'kill your brain! Droghe e nuovi
comportamenti di dipendenza: la prevenzione pensata dai giovani".
L'evento è stato l'occasione per presentare il lavoro svolto dagli studenti delle classi 1° e 2° dell'I.I.S. "Filelfo" e 1° e
2° dell'IPIA "Rosa" all'interno di un intervento di prevenzione dell'uso e dell'abuso di droghe svolto nel corso del 2010.
Gli studenti hanno elaborato manifesti che verranno affissi a Tolentino e spot televisivi che saranno messi onda grazie alla
collaborazione di VideoTolentino per sensibilizzare giovani solo sul tema delle droghe.
All'incontro hanno partecipato il dott. Gianni Giuli, psichiatra e direttore del Dipartimento Dipendenze Patologiche della
Zona T. 9 e 10 con un intervento sul tema "Prevenire con freestyle"; il dott. Maurizio Principi, psicologo psicoterapeuta e
presidente associazione Glatad onlus, ha parlato de "Il gioco come dipendenza patologica". Presenti anche Alessandro Bruni,
psicologo psicoterapeuta, Assessore prevenzione disagio del Comune Tolentino, Valerio Valeriani psicologo psicoterapeuta,
coordinatore Ambito territoriale XVI, Fabio Broglietti direttore Istituto Professionale di Stato "E. Rosa e Silvio Minnetti
dirigente Istituto Istruzione Superiore "F. Filelfo".
E' stata una iniziativa per sensibilizzare i giovani sui rischi delle droghe, un'iniziativa che si colloca all'interno di una
strategia preventiva del disagio: si sono volute affrontare le difficoltà che accompagnano inevitabilmente la crescita dei
giovani e il problema dell'uso di droghe e abuso di alcool. E' opportuno parlare, non si deve aver paura di questi temi che
sono diffusi tra i giovani. E' necessario, infine, che si lavori tutti insieme (genitori, insegnanti, operatori, forze dell'
ordine, istituzioni) per affrontare un problema complesso, un problema che riguarda tutti, ascoltando i ragazzi e non
lasciandoli soli.
Non dimentichiamo che: "se non sei parte del problema, puoi essere parte della soluzione".