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5 anni al pirata che uccise Alexei Prokurorov, olimpionico di fondo

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Era un recidivo dell'alcol con la patente sospesa: sconterà la pena in un penitenziario e non potrà mai più guidare
ASAPS 28 gennaio 2009
MOSCA (RUSSIA)Si chiamava Alexei Prokurorov, aveva 44 anni ed aveva vinto le olimpiadi invernali di Calgary nella 30 chilometri di fondo. Il 10 ottobre 2008 la sua strada incrociò quella di Yuri Matsora, un giovane che aveva la metà dei suoi anni. 23, per la precisione: trascorsi in larga parte con una bottiglia di vodka come compagna fissa. Lo sportivo stava facendo jogging, il giovane correva. Lo investì e l'uccise. Finì così, in una scarpata, la vita di Alexei, che aveva vinto due medaglie ai giochi invernali di Calgary nel 1988: quella d'oro nella 30 km a tecnica classica e quella d'argento nella staffetta 4x10 km, quando la sua bandiera era ancora quella della URSS, la stessa che aveva portato aprendo la sfilata della spedizione sovietica in quei giochi. Nel 2002, a Salt Lake City, ripeté l'esperienza, portando il vessillo russo. Ieri pomeriggio le agenzie sportive hanno battuto la notizia: l'inchiesta si è conclusa con la condanna a 5 anni di reclusione per l'investitore, da scontare in un penitenziario di lavoro, per le accuse relative allo stato di ebbrezza, guida senza patente ed omicidio colposo.