A mezzanotte niente più alcolici: Al via l'ordinanza per le feste rionali
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Entra in vigore alle feste rionali l'ordinanza del sindaco che vieta di somministrare bevande alcoliche dopo le 24. L'accordo proibizionista tra comune e polizia prevede anche l'aumento delle pattuglie in borghese della Ps in servizio nel circuito rionale, e il potenziamento delle postazioni con etilometro attorno alla Darsena fino alle 6 del mattino
La Nazione 21 febbraio 2009
Viareggio - Una volta si diceva 'bevi che ti passa', adesso la musica è cambiata. Anche quella del Carnevaldarsena. Da stasera infatti sarà in vigore l'ordinanza del sindaco Luca Lunardini, concordata ieri col dirigente del commissariato Leopoldo Laricchia, che vieta la somministrazione di alcolici in tutto il rione dalle 24. "Su questo provvedimento è d'accordo anche la presidente del rione Margherita Romani", assicura il primo cittadino. Ma il divieto servirà a qualcosa?L'ordinanza arriva dopo l'ennesima crociata dell'assessore al sociale Vittorio Fantoni, fustigatore delle bevute carnevalesche che avrebbe voluto sostituire con bomboloni e cioccolate calde (e il pericolo del diabete?). Scherzi a parte, ecco cosa prevederà l'ordinanza che ieri era alla scrittura dei vigili urbani: obbligo di cessazione della somministrazione di alcolici alle 24 nelle aree delle feste rionali. Punto.A ieri pomeriggio non era ancora sicuro se il divieto riguardasse solo i chioschi dei rioni, o non anche tutti i pubblici esercizi delle aree delle feste. Perché, se fossero stati esclusi bar ristoranti e mescite a posto fisso, l'ordinanza non avrebbe avuto alcun senso. Comunque la prima sera del Baccanale è scivolata via senza divieti. Da stasera vino e liquori fino a mezzanotte, poi come tante cenerentole e principi azzurri sfrattati i baccanti del Carnevaldarsena entreranno nel regime secco.L'accordo proibizionista tra comune e polizia prevede anche l'aumento delle pattuglie in borghese della Ps in servizio nel circuito rionale, e il potenziamento delle postazioni con etilometro attorno alla Darsena, fino alle 6 del mattino, operate da poliziotti, carabinieri, vigili urbani, e agenti della polizia provinciale. Contemporaneamente i vigili dell'annonaria faranno controlli a tutti i punti vendita per verificare che non vengano venduti alcolici ai minori di 16 anni.Ma al di là delle tazze di cioccolata fumante tutti sanno, da anni, che i ragazzini che eccedono nelle bevute alcoliche comprano bottiglie e taniche ai supermercati e se le portano dietro perché sbronzarsi ai pubblici esercizi costerebbe troppo. O li intercettano le pattuglie in borghese, procedendo a sequestrare la 'benzina', o l'ordinanza non servirà a nulla. Infatti il problema non è la vendita di alcolici, ma l'ormai decennale scomparsa dei valori carnevaleschi tra la gioventù: lo sa l'assessore al sociale che tanti ragazzini e ragazzine, ai rioni o ai pub d'estate, fanno a gara a chi si ubriaca di più, a chi rotola prima per terra, a chi vomita più lontano?La sana trasgressione e l'euforia, che avevano come obiettivo un tete-à-tete notturno sui 'poggioni', sono quasi del tutto sparite. E di fronte a questi fenomeni l'ordinanza sembra più una scusa per mettersi in pace la coscienza, che non un vero sostegno a tanta gioventù bruciata.Vero è che in quei Paesi dove vige la certezza della pena, vedi la Germania dove certo non si beve meno che a Viareggio, quasi nessuno sgarra guidando veicoli in stato di ebbrezza perché sa che sconterà la pena intera e rivedrà la patente chissà quando e se mai. Quasi nessuno si permette di vomitare sulle soglie delle case altrui - facendoci anche di peggio - perché sa che verrà videoregistrato, processato, condannato, e sconterà tutto fino all'ultimo minuto. Questi ovviamente sono problemi che vanno oltre le responsabilità di una giunta comunale, ma vorremmo sperare che la salute dei nostri ragazzi fosse affidata a qualcosa di più che non l'idea di una tazza di cioccolata.