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Abitudini alcoliche e tendenze politiche: studio USA evidenza un legame (?)

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Se il superalcolico che bevi racconta come voti
I democratici vanno "in bianco" con il gin. Invece i repubblicani preferiscono il bourbon

Gianluca Grossi


Vodka, whisky, vino. Ogni persona, in fatto di bere, ha i suoi gusti. Ma in pochi sanno che il bicchiere preferito è anche in grado di suggerire l'inclinazione politica del bevitore.


È questo il succo di un nuovo studio condotto negli Stati Uniti da GfK-MRI, con il coinvolgimento di circa 50mila persone. I dati rivelano che i bevitori di whisky, di bourbon e di altri liquori di colore scuro, appartengono soprattutto alla schiera dei repubblicani; al contrario, i consumatori di alcolici dalle tinte chiare, come il gin, il cognac, o la vodka, sono assimilabili ai democratici. Anche spumante e champagne - con cui tipicamente si saluta l'arrivo del nuovo anno - risponderebbero meglio alle esigenze di questo schieramento politico.


Differenze anche per ciò che riguarda la scelta del vino. I repubblicani optano per il Robert Mondavi, della Napa Valley, simbolo universale del vino e del cibo degli statunitensi; i democratici, per prelibatezze come il Chateu Ste, vino rosso della Columbia Valley. Un altro dato interessante indica che gli elettori democratici consumano più varietà di alcolici, ma solo i repubblicani prediligono quelli «più forti»; mentre chi non si fa troppi scrupoli a disertare le urne, a un classico bicchiere di vino preferisce qualcosa di più «spinto», come una tequila o un amaro. Ci sono anche prodotti bipartisan, come alcuni tipi di rum o bevande alcoliche a base di cocco.


Ma la storia non va di pari passo con i risultati della ricerca. Harry Truman, 33esimo presidente degli Usa, per esempio, beveva bourbon con grande spigliatezza, benché fosse democratico. Idem il discorso per figure come il presidente americano George W Bush che beveva soprattutto vodka e Martini, tipicamente riconducibili all'elettorato oggi presieduto da Barack Obama. D'altra parte non ci sono dubbi relativamente alle preferenze alcoliche di qualunque figura di spicco della politica russa, debitrici in tutto e per tutto del più famoso distillato di patate. Pare, dunque, che non ci sia una precisa corrispondenza fra la ricerca americana e la realtà, tuttavia uno studio analogo condotto in Inghilterra, rivela che le bevande alcoliche preferite possono verosimilmente essere messe in relazione a tipologie caratteriali specifiche.


Si è infatti visto che gli amanti del buon vino rispecchiano nella maggior parte dei casi persone mature e affidabili; mentre la birra o il rum sono adatti a individui molto più estroversi, ma anche più incoerenti. Vino bianco e vodka riflettono figure dotate di grande intraprendenza e autorevolezza; tequila e gin uomini e donne tranquilli e in pace con se stessi.


(...omissis...)


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://www.ilgiornale.it/news/interni/se-superalcolico-che-bevi-racconta-voti-980116.html


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)