Abruzzo: scelta di sobrietà imposta Protezione Civile
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Sisma/ Sfollati: nessun passo indietro su divieto alcolici. Vita nei campi all'insegna della sobrietà. E' questo il diktat inviato dalla Protezione Civile, attraverso una missiva di qualche giorno fa, che tra l'altro ha fatto sospendere la distribuzione durante i pasti di bevande alcoliche, sollevando il malumore di un numero importante di sfollati che si sono rivolti al sindaco, al presidente della Provincia e al Prefetto. "La circolare non poneva dei divieti ma se ben interpretata sospendeva di fatto la distribuzione di alcolici per i pasti" spiega ad Apcom il responsabile del campo di Piazza D'Armi, gestito dalla protezione civile dell'Emilia Romagna. "Abbiamo ritenuto di farlo e nonostante qualche polemica non abbiamo ricevuto nessun altra circolare per il ripristino di questo servizio". Non c'è una motivazione ufficiale sul ritiro del vino dalle mense del campo. Informalmente si parla di continue risse causate dal bere nel campo soprattutto tra gli stranieri presenti. "Noi, con i nostri mille abitanti, rappresentiamo una comunità multietnica, uno spaccato della società di oggi - spiega il capocampo di Piazza d'Armi - dove ci sono gli stessi conflitti e lo stesso grado di integrazione. Quindi niente di particolare. E da diversi giorni la situazione - vedi furti, risse ecc..ndr - si è andata a normalizzare". Il provvedimento anti-vino è stato approvato anche nell'altra tendopoli di Paganica, tra le più numerose. Mentre nelle aree di accoglienza periferiche la circolare non ha sortito effetto. "Nei campi - conclude il capo del campo di Piazza d'Armi - si possono introdurre bevande alcoliche magari acquistate nei negozi della città. Ma il concetto di sobrietà alla porta deve essere rispettato lo stesso". Tradotto: bere con moderazione, ma con mezzi propri.