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Abuso di alcol: danni al cervello e fegato, rischio tumori

Abuso di alcol: danni al cervello e fegato, rischio tumori

 

ABUSO DI ALCOL: DANNI AL CERVELLO E FEGATO, RISCHIO TUMORI

 

reporternuovo.it

 

Abuso di alcol: danni al cervello e fegato, rischio tumori

 

Nel 2010, 16.829 persone sono morte per cause parzialmente o totalmente legate all’alcol. Tra i circa 620.000 “Heavy Drinkers” si nascondono potenziali alcolisti

I dati forniti quest’anno dall’Osservatorio nazionale Alcol – Cneps dell’Iss sono preoccupanti e mostrano una situazione ancora critica nel nostro Paese. Nel 2010, 16.829 persone sono morte per cause legate parzialmente o totalmente all’alcol. Di queste, 11.670 sono uomini e 5.159 donne.

Per avvicinarci al problema dell’abuso di alcol è importante chiedersi: “Quanto alcol riesce a metabolizzare normalmente il nostro corpo?” e “Che cosa si intende per consumo eccessivo?”:

 “Normalmente il fegato può metabolizzare circa 6 grammi di alcol in un’ora. In un bicchiere di vino (125 ml a 12 gradi) ce ne sono 12, lo stesso in 300 ml di birra a 4,5% o in un bicchiere di superalcolico a 40%, ma da 40 ml. Sono sempre 12 grammi. Per metabolizzare quel bicchiere l’organismo impiega dalle due alle tre ore. In funzione di tante variabili: prima di tutto se si è maschi o si è femmine. Per me l’eccesso è superare la soglia epatica, cioè la capacità che ha il nostro organismo di distruggere l’alcol. Quindi, la quantità eccedente quei 6 grammi all’ora, circola immodificata nell’organismo e determina la cosiddetta alcolemia (presenza di alcol nel sangue).”

Emanuele Scafato, Direttore dell’Osservatorio e Presidente della Società italiana di Alcologia, spiega che per fissare dei limiti sono diversi i fattori da considerare: prima di tutto le differenze tra uomo e donna nell’assimilare l’alcol, ma anche l’età, il peso e l’essere o meno a stomaco vuoto. Gli uomini non dovrebbero superare i due bicchieri al giorno (due unità), mentre le donne non dovrebbero consumare più di un bicchiere (12 grammi). Lo stesso vale per gli anziani, perché in tarda età, si perde l’alcol idrogenasi, l’enzima che distrugge l’alcol nel nostro corpo. Nei giovani, in cui il sistema non è ancora maturato, anche piccole quantità sono dannose e possono provocare intossicazione alcolica e coma etilico. Per questo non dovrebbero assumere alcol fino ai 18 anni di età.

Sebbene nel 2012 si sia ridotto il consumo annuale di alcol pro-capite, secondo il Direttore dell’Osservatorio, questo non è l’indicatore ideale. “L’importante è stabilire la distribuzione del consumo”, come mostrano i dati ISTAT del 2012. “Il consumatore giornaliero va bene, se beve un bicchiere va bene. Ma se ne beve due o tre o più di 5 la cosa è differente”.

 

TRA HEAVY DRINKERS E ALCOL DIPENDENTI – A questo punto, è necessario tracciare una linea di confine tra Heavy Drinkers, o bevitori pesanti, e Alcol dipendenti. I primi consumano più di 3 bicchieri di bevanda alcolica (4o g) se femmine, più di 5 bicchieri (60 g) se maschi. Pur non essendo alcolisti, gli Heavy Drinkers sono considerati dei consumatori a rischio che comunque potrebbero avere già subito danni gravi.

 

 

 

 

(...omissis...)

 

 

copia integrale del testo si può trovare al seguente link:

http://www.reporternuovo.it/2014/04/15/abuso-di-alcol-danni-al-cervello-e-fegato-rischio-tumori/

 

 

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)