Abuso di alcol e insonnia
L'INSONNIA E L'ABUSO DI ALCOL
L’insonnia è tra i più frequenti disturbi del sonno e peggiora con l’abuso di alcol. Per combatterla si affrontano le cause fisiche ed emotive
L’insonnia è uno dei disturbi del sonno più frequenti nella popolazione adulta (circa il 10% è affetta da insonnia cronica). Con l’aumento dell’età il sonno diventa più frammentato e si riduce la fase 4, il sonno più profondo e ristoratore. Ne esistono di diversi tipi tra cui quella primitiva (con minimi effetti sul fisico) e quella secondaria (conseguenza di problemi emotivi o disturbi fisici). Ultimamente l’attenzione si è focalizzata sulla relazione tra insonnia e l’uso di alcol alla sera. Bere prima di andare a dormire provoca un sonno agitato e un risveglio prematuro.
Insonnia e alcol
I rischi legati all’abuso di alcol sono oggetto di numerosi studi. L’Università del Michigan (USA) ha condotto uno studio su 93 persone con precedenti di alcolismo dando a metà di loro un placebo e all’altra metà una sostanza alcolica prima di andare a dormire. I risultati indicano che l’assunzione di bevande alcoliche influisce sul normale susseguirsi delle 4 fasi del sonno: i soggetti dormono profondamente la prima parte della notte, per poi svegliarsi senza più riprendere sonno.
A Melbourne è stato esaminato il sonno di 42 volontari inseriti in un programma di disintossicazione dall’alcol. Tutti i partecipanti sono caratterizzati da una scarsa qualità del sonno (anche chi era sobrio da molto tempo), in particolare i ricercatori hanno individuato un aumento della fase REM a discapito di quella non REM. Secondo i ricercatori il fenomeno sarebbe causato dalla degenerazione dei tessuti cerebrali deputati al controllo del sonno.
Insonnia e terapia
Il trattamento dell’insonnia dipende ovviamente dalle cause scatenanti, anche quelli imputabili all’abuso di alcol. Uno dei possibili motivi è uno stato ansioso che dovrà essere discusso con il paziente; la diminuzione del disagio parte già dalla presa in carico migliorando il sonno del paziente. Alcol e insonnia sono spesso associati a uno stato depressivo. In questo caso alla terapia psicologica si affiancano dei farmaci ipnotici, l’assunzione di questi medicinali segue un ritmo preciso: per brevi periodi (2-4 settimane) o occasionalmente. Il rischio è duplice, l’assuefazione al farmaco e un prolungato sonno ‘non naturale’ che non presenta gli stessi benefici a livello fisico e psichico.
In commercio si trovano facilmente integratori alla melatonina, un ormone il cui rilascio è strettamente legato al sistema circadiano. Gli esperti del sonno non sono però unanimi nel consigliarne l’uso, in quanto non sono chiari gli effetti dell’assunzione per un lungo periodo.
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copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://www.crescita-personale.it/disagio-psicologico/1912/insonnia-e-abuso-di-alcol/619/a
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.cufrad.it)