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Abuso di alcol e sostanze: nuovo report sui comportamenti delle famiglie americane

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Abuso di sostanze: nuovo report sui comportamenti delle famiglie americane
Fonte: National Center on Addiction and Substance Abuse
Titolo originale e autori: National Center on Addiction and Substance Abuse, National Survey of American Attitudes on Substance Abuse XVI:

Teens and Parents, August 2011.-
I giovani che frequentano i social network sono maggiormente esposti ad una serie di stimoli che promuovono stili di vita dannosi per la

salute, come l'uso di sigarette, bevande alcoliche e sostanze illegali.
Questo è il principale risultato del sedicesimo rapporto nazionale sugli atteggiamenti degli americani nei confronti delle sostanze

psicoattive - National Survey of American Attitudes on Substance Abuse XVI: Teens and Parents - a cura del National Center on Addiction and Substance Abuse della Columbia University.
Per la prima volta quest'anno, l'indagine ha analizzato l'uso dei social network da parte degli adolescenti americani (12-17 anni): il 70%

degli intervistati ha dichiarato di frequentarli tutti i giorni. Ciò significa che in una giornata tipica, 17 milioni di giovani frequentano

i social network sui quali vengono pubblicate immagini di giovani che si ubriacano, svenuti o che usano droghe. Ebbene, dall'analisi dei dati

raccolti è emerso che gli adolescenti che hanno visto tali immagini sono esposti ad un rischio 5 volte maggiore di fumare sigarette, tre

volte maggiore di consumare alcolici e due volte tanto di usare marijuana, rispetto ai coetanei che non le hanno mai viste.
L'indagine, inoltre, ha esaminato l'influenza di programmi televisivi come i reality sui giovani, che spesso favoriscono il consumo di

sostanze. Anche in questo caso è emerso come la visione di immagini o l'esempio dato da star dello spettacolo favoriscano l'uso di tabacco e

alcol (probabilità 2 volte maggiore), l'uso di marijuana e la capacità di procurarsi sia marijuana che farmaci che richiedono una

prescrizione medica (probabilità 1 volta e mezza maggiore) rispetto agli adolescenti che non vedono tali programmi.
Ma ciò che risulta preoccupante, secondo l'indagine, è che spesso e volentieri i genitori sottovalutino l'impatto dei contenuti dei social

network sui figli. Infatti, circa il 90% non ritiene possibile che la frequentazione dei social network possa indurre i propri figli a bere o

usare droghe, sottovalutando le dinamiche che corrono sul filo del web. Infine, l'indagine torna a confermare l'importanza dell'esempio

educativo dato dai genitori ai figli in merito all'uso di sostanze: maggiore è la coerenza dei messaggi contrari all'uso e minore è la

probabilità che i figli sperimentino alcol, tabacco e droghe.

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)