Accident Analysis and Prevention: da Israele uno studio sugli effetti di alcol e droga sulle capacità di guida
Accident Analysis and Prevention: da Israele uno studio sugli effetti di alcol e droga sulle capacità di guida
Alcol e marijuana sono le due sostanze psicoattive più diffuse tra i consumatori di droghe, spesso assunte in modo combinato
anche prima di mettersi alla guida e per questo causa di numerosi incidenti stradali.
Un gruppo di ricercatori israeliani ha effettuato uno studio sugli effetti di alcol e THC (il principio attivo contenuto
nella marijuana) sulle capacità di guida di chi le assume. Alla ricerca hanno partecipato dodici soggetti (sette uomini e
cinque donne di età compresa tra i 24 e i 29 anni), consumatori di alcol (0.05% BAC) e marijuana a scopo ricreativo.
L'analisi si è concentrata in particolare sull'abilità di guida, sull'abilità ad altre attività e su cambiamenti fisiologici,
oltre che sulla capacità di guidare sotto l'effetto delle droghe misurata secondo le sensazioni soggettive. Oltre ai test di
guida in situazioni di differente difficoltà, i partecipanti alla ricerca sono stati sottoposti a test di logica aritmetica e
a un questionario attraverso il quale sono state definite le loro sensazioni dopo l'assunzione delle due droghe, sia
singolarmente che combinate.
Nel corso di sessanta sessioni sperimentali pratiche si sono verificate undici collisioni: cinque hanno coinvolto persone che
avevano assunto una combinazione di alcol e THC, tre avevano assunto solo THC e due erano sotto l'effetto dell'alcol. Nessuna
collisione si è verificata nel caso di assunzione di placebo.
Dai questionari è emerso che i soggetti hanno percepito il mix di THC e alcol come il più potente. Risultato confermato anche
dall'analisi incrociata dei risultati dei test di guida e di quelli teorici, cha hanno mostrato come gli effetti negativi
sulle performance fossero consistenti con gli effetti delle droghe. Inoltre, sebbene i soggetti testati potessero chiaramente
sentire gli effetti di alcol e marijuana, essi sostenevano di poter guidare sotto il loro effetto, soprattutto nei casi di
necessità, esponendosi, concludono i ricercatori, a situazioni di rischio.