Accordo di collaborazione DPA-NIDA: intervista al dr. Giovanni Serpelloni
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Nora Volkow in visita al Dipartimento Politiche Antidroga
Fonte: Dipartimento Politiche Antidroga
Il Capo Dipartimento, dott. Giovanni Serpelloni, ha incontrato oggi, presso la sede del DPA, il direttore del NIDA, Nora Volkow, con il quale
ha messo a punto gli ultimi dettagli per siglare l'accordo quinquennale di collaborazione tecnico scientifica che porterà finalmente anche in
Italia una innovativo approccio alle dipendenze.
Di seguito di riporta l'intervista al dott. Serpelloni:
Dott. Serpelloni come è andato l'incontro con uno scienziato di così alta levatura?
Molto bene. Ho trovato Nora Volkow una persona estremamente franca e diretta, un ricercatore di altissimo livello nel campo delle
neuroscienze, ma con una grande sensibilità ai problemi dei pazienti e non solo preoccupata degli aspetti di laboratorio, una persona di
grande spessore umano.
Avete parlato di quali potrebbero essere le priorità di ricerca nel nostro Paese?
Si, abbiamo messo a punto argomenti di reciproco interesse sulla necessità di attivare precocemente o quanto più precocemente possibile,
diagnosi e trattamenti delle tossicodipendenze per salvaguardare il patrimonio cerebrale delle giovani generazioni. Abbiamo definito anche
campi di ricerca neuropiscobiologica che ben si integreranno con le attività cliniche. Oltre a questo abbiamo concordato di sviluppare
importanti progetti, già per altro in atto nel nostro Paese, di neuroimaging al fine di documentare ancora meglio i danni derivanti dall'uso
delle droghe e soprattutto della cannabis che, ancora adesso viene erroneamente considerata una droga non pericolosa.
Molto spesso si sente dire che i risultati della ricerca restano nei cassetti degli scienziati e non vengono trasferiti alla pratica clinica.
Avete parlato di questo?
Si, abbiamo parlato anche di questo con Nora ed abbiamo concordato una serie di azioni future sia in ambito della divulgazioni scientifica
facilitata per i clinici, attraverso anche la pubblicazione di una nuova rivista italiana sull'addiction e l'attivazione di una scuola
nazionale sull'addiction (presso la Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione) a cui parteciperanno come docenti anche i ricercatori
del NIDA. Anche in questo caso la sensibilità dimostrata da questo grande scienziato è stata particolarmente apprezzata da me.
Quindi possiamo parlare di una perfetta intesa?
Si, sicuramente una perfetta intesa sugli intenti da perseguire sulla visione generale del problema dell'addiction e sulla necessità di
approcciarlo attraverso l'ottica delle neuroscienze.
Avete anche discusso dell'Italian Scientific Community on Addiction?
Si, abbiamo parlato di questa communty che verrà presentata ufficialmente il prossimo 26 luglio, insieme con le Nazioni Unite, insieme con
Nora e con tantissime personalità del mondo scientifico e dei servizi. Abbiamo convenuto che, creare una nuove comunità scientifica di alto
profilo istituzionale che verrà supportata anche dal NIDA oltre che dalla Società italiana di Neuroscienze e dagli ordini professionali più
importanti nel campo sanitari e sociale è di fondamentale importanza, soprattutto per creare un corso innovativo anche in Italia fuori dai
condizionamenti che a volte possono esistere da vari interessi che girano attorno al mondo dei trattamenti delle tossicodipendenze.
Pensa che questo grande sforzo che state facendo di creare nuove collaborazioni e nuove opportunità sarà apprezzato in Italia?
Penso di si. Me lo auguro vivamente, spero che i miei colleghi dei servizi pubblici delle comunità terapeutiche, delle regioni, vogliano
cogliere questa grande opportunità che stiamo costruendo per tutti noi comprendendo la portata storica di questi accordi intergovernativi
Italia- Usa e delle importanti collaborazioni tecnico scientifiche che andremo a siglare lunedì. Stiamo già calendarizzando le attività per i
prossimi 5 anni dei progetti da sviluppare (perché tale è la durata dell'accordo). Un ringraziamento va a tutto lo staff che con energia,
entusiasmo ed intelligenza si è impegnato oltre il semplice dovere per mettere a disposizione di tutto il Paese questa grande opportunità.
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)