Aci-Censis: le cattive abitudini degli italiani al volante
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''Da una congiuntura costrittiva a una mobilità eco-compatibile''. È il titolo del Rapporto Automobile 2009 realizzato dall'Aci in collaborazione con Censis Servizi, dal quale emergono le perduranti cattive abitudini degli italiani al volante. L'indagine evidenzia che le infrazioni più ricorrenti sono la violazione del divieto di sosta, l'eccesso di velocità, il parcheggio in doppia fila e il mancato uso delle cinture di sicurezza. I giovani sono la categoria più trasgressiva, soprattutto per l'abuso di alcol associato alla guida. E proprio sull'alcol, gli italiani chiedono la linea dura: il 72% degli intervistati è favorevole al carcere per chi guida ubriaco. ''Il rapporto - ha commentato il Presidente dell'Aci, Enrico Gelpi - mette in luce alcuni paradossi della mobilità italiana. Quello più allarmante riguarda la sicurezza: gli automobilisti hanno poca fiducia verso gli altri pur avendo la presunzione che i propri comportamenti non destino preoccupazione. I giovani sono i più trasgressivi, ma sono proprio loro a chiedere maggiori controlli sulle strade. Ciò impone un percorso formativo continuo che parta dall'obbligo della prova pratica per il patentino dei ciclomotori, prosegua a 17 anni con un anno di apprendistato alla guida di un'auto affiancati da un tutor e si consolidi con corsi periodici di guida sicura presso strutture qualificate''.
La ricerca evidenzia inoltre l'inadeguatezza del trasporto pubblico locale che non costituisce una valida alternativa all'auto nemmeno in tempo di crisi. Il 46,3% degli italiani, infatti, rifiuta il mezzo pubblico perché scomodo e poco pratico. Eppure, bus e tram hanno registrato un incremento del 7,9% della domanda in questa prima parte del 2009 rispetto al 2007. Questo a causa dell'aumento di alcuni costi di gestione, legati al parcheggio e alle multe. Le difficoltà economiche hanno quindi spinto gli automobilisti italiani a percorrere mediamente 600 chilometri in meno rispetto a quanto fatto nel 2007. Una nota positiva, infine. Gli incidenti nel semestre sono diminuiti del 5,4% con una riduzione delle vittime del 27,6