ACI: molti autovelox ma pochi etilometri
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RIVA DEL GARDA Cambiando città cambia, anche di molto, il numero di autovelox che si può incontrare e lo stesso quello di etilometri in dotazione ai vigili. Emerge dal rapporto della Fondazione Caracciolo dell'Automobile Club Italiano, presentato oggi alla seconda edizione del Forum internazionale delle Polizie locali, organizzato dall'Aci a Riva del Garda, in Trentino, iniziato ieri e che si conclude domani.
A Rieti e a Firenze ci sono più di dieci autovelox ogni centomila auto circolanti, mentre a Perugia e a Reggio di Calabria meno di uno. Nelle regioni più interessate al fenomeno della guida in stato di ebbrezza, città quali Cremona, Treviso, Sondrio, Como e Bergamo hanno un numero di etilometri superiore alla media nazionale, di 2,69 ogni centomila auto. Padova, Rimini, Verona e Milano sono sotto la media. Tutti i comandi di Polizia locale stanno comunque potenziando le proprie dotazioni, compatibilmente con le risorse economiche.
"Il presidio delle Polizie locali - ha dichiarato il presidente dell'Aci, Enrico Gelpi - è fondamentale per la prevenzione. L'attività sanzionatoria deve quindi essere orientata ad incrementare gli standard di sicurezza della circolazione e non le entrate locali. In quest'ottica devono rinnovarsi le dotazioni dei comandi, soprattutto dei Comuni più piccoli. Il 44,6% di questi infatti dispone di almeno un autovelox, ma solo il 7% ha un etilometro".