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Addiction: aumentare il prezzo dell'alcol fa diminuire le morti

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ALCOL: AUMENTARE I PREZZI FA DIMINUIRE LE MORTI



Una ricerca canadese dimostra il legame tra aumento del costo, crollo dei consumi e conseguente calo delle morti imputabili all'alcol. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Addiction.


Ci sono paesi come l'Australia in cui la guerra al fumo è stata combattuta oltre che con limiti e divieti anche con una politica dei prezzi molto aggressiva che ha reso le sigarette quasi inavvicinabili per una grande fetta della popolazione.
Anche da noi negli ultimi mesi si è parlato della possibilità di mettere una tassa sulle bibite gassate, per scoraggiare il consumo e combattere il problema dell'obesità, soprattutto infantile

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Ad occuparsi del legame tra prezzi e consumi è un team di ricercatori canadesi, specializzati nelle dipendenze, che ha verificato l'impatto dell'aumento del prezzo degli alcolici nello stato del British Columbia sulla mortalità dei suoi abitanti, facendo una scoperta che colpisce.
"Il prezzo minimo degli alcolici in questa regione del Canada è stato modificato in maniera intermittente negli ultimi 20 anni", premettevano gli autori in una precedente ricerca pubblicata a gennaio dello scorso anno sulla rivista Addiction che stimava gli impatti di questi aggiustamenti sul consumo di alcol. Tim Stockwell e colleghi hanno poi proseguito gli studi e pubblicato in questi giorni un nuovo articolo dal quale emerge che un aumento del prezzo del 10% può avere un impatto sulle morti legate all'alcolismo, facendole diminuire di un terzo.
La prima ricerca aveva già stabilito un legame forte tra aumento dei prezzi e flessione dei consumi. L'aumento del 10% del prezzo minimo fa diminuire il consumo di alcolici rispetto alle altre bevande del 16,1%. L'aumento riduce il consumo di liquori del 6,8%, di vino dell'8,9%, del 13,9% quello delle bibite con alcol e dell'1,5% della birra. Per un calo assoluto dei consumi totali di alcolici del 3,4%.


Lo studio più recente fa un passo ulteriore e valuta l'impatto sulle morti legate all'alcol. Qui i dati si fanno ancora più impressionanti. Un aumento del 10% del prezzo minimo di qualunque bevanda alcolica è associato a un calo del 32% della totalità delle morti attribuibili al consumo di alcol.


Le morti sono state divise in "interamente imputabili all'alcol", "acute", cioè causate da incidenti in cui l'alcol costituiva una forte componente, e "croniche", dovute cioè a malattie causate dall'abuso di alcol per lunghi periodi come la cirrosi o i tumori del fegato. Vi sono effetti immediati ed effetti a lungo termine: per le morti "croniche" per esempio la ricaduta positiva emerge solo dopo 2 o 3 anni.
E' interessante notare che se l'aumento del prezzo degli alcolici induce anche i forti bevitori a limitarne il consumo, la maggiore presenza di negozi sul territorio ha invece l'effetto opposto: aumenta le vendite. Così quando una legge ha consentito l'apertura a privati di rivendite di alcolici si è notato che un aumento del 10% nel numero dei negozi fa aumentare le vittime totali legate al consumo di alcol di oltre il 2%.


The Relationship between Minimum Alcohol Prices, Outlet Densities and Alcohol Attributable Deaths in British Columbia, 2002 to 2009
Zhao J, Stockwell T, Martin G, Macdonald S, Vallance K, Treno A, Ponicki WR, Tu A, Buxton J.
Addiction. 2013 Feb 7


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)