Addiction Biology: dipendenza da benzodiazepine
Addiction Biology: dipendenza da benzodiazepine
L'astinenza è tuttora l'approccio terapeutico più diffuso per il trattamento della dipendenza da benzodiazepine. Tuttavia,
nel caso di dipendenti da alte dosi di queste sostanze, si riscontra una certa difficoltà nel mantenimento dell'astinenza a
lungo termine.
Da uno studio è emerso che lo 0,16% della popolazione svizzera, tra i 15 e i 64 anni, assume forti dosi di queste sostanze.
In un altro, si riporta che in sottogruppi di popolazione vulnerabile ,come i dipendenti da oppioidi, una percentuale
variabile tra il 61 e il 94% è ad alto rischio di sviluppare dipendenza anche da benzodiazepine. Inoltre, è stato rilevato
che coloro che usano tali sostanze le mixano, ne aumentano il dosaggio in modo repentino, le sfruttano per potenziare gli
effetti di altre droghe o farmaci, oltre a procurarsele in maniera illegale.
Partendo da queste considerazioni, un gruppo di quattro psichiatri svizzeri ha valutato la validità di possibili trattamenti
sostitutivi con agonisti per le persone con dipendenza da dosi elevate di benzodiazepine.
Sebbene benzodiazepine strutturalmente diverse abbiano effetti farmacologici simili, gli studiosi osservano che le loro
differenze nella farmacodinamica e nelle proprietà farmacocinetiche ne spiegano non solo le diverse indicazioni terapeutiche
ma anche il differente potenziale d'abuso. Secondo gli autori, agonisti a rilascio lento e ad azione prolungata potrebbero
avere un profilo di effetti collaterali ridotto e costituire un potenziale terapeutico nell'abuso sia di una singola
benzodiazepina quanto nei casi di poliassunzione.
Miglioramento della salute, diminuzione del desiderio e delle complicazioni da astinenza, riduzione dell'ansia, progressi nei
rapporti sociali sono solo alcuni dei vantaggi che questo tipo di terapia potrebbe portare anche se, concludono gli autori,
sono necessarie ulteriori ricerche per valutare l'effettivo miglioramento dei pazienti trattati con questo tipo di terapie
anche riguardo ai disturbi cognitivi, effetto collaterale particolarmente problematico nell'uso delle benzodiazepine.