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Addiction: correlazioni tra consumo di alcol e trasmissione di malattie sessuali

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Più alcol, più sesso non protetto

Oltre a far male di per sé, il consumo di alcol rende il soggetto più imprudente, spingendolo verso sesso non protetto.
E' la conclusione finale di una ricerca del dottor Rehm, pubblicata su "Addiction".
La squadra di Rehm si è attivata per risolvere il dilemma del legame tra consumo di alcol e contagio del virus HIV. Si era infatti registrato

il legame empirico ma non si riusciva a capire se si era di fronte ad un rapporto causa-effetto o ad una correlazione: l'alcol mascherava

problemi di personalità, vera causa del sesso a rischio.
In cerca di risposte, gli studiosi hanno condotto un'indagine revisionale su 12 studi di settore, strutturati come esperimenti. Due gruppi di

volontari si fronteggiavano: uno poteva consumare alcol, per l'altro tale azione era vietato. I ricercatori hanno poi sondato la

disponibilità di fare sesso non protetto. E' allora emersa una relazione diretta: all'aumento dell'alcol nel sangue ( 0.1 milligrammi per

millilitro) aumentava (+5%) la disponibilità al sesso non sicuro.
Dati tali risultati, il dottor Rehm auspica un cambio nelle politiche contro le malattie sessuali: in particolare, "'Il bere ha un effetto

causale sulla probabilità di impegnarsi in rapporti sessuali non protetti, e quindi dovrebbe essere incluso come fattore nella prevenzione

contro l'HIV".


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)