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Addiction: la reattività neuronale predice il tipo di bevitore

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Giovani e alcol: la reattività neuronale predice il tipo di bevitore

Il meccanismo neuronale che sta alla base di tale comportamento non è ancora del tutto chiaro. È stato dimostrato con l'utilizzo della risonanza magnetica funzionale (fMRI), che i forti bevitori hanno una diversa risposta neurale agli stimoli che evocano il consumo di alcol. È stato condotto uno studio longitudinale per capire se le fluttuazioni della risposta emodinamica può rappresentare un fattore predittivo del rischio di consumo eccessivo di alcol tra gli adolescenti.

Nella ricerca sono stati reclutati 43 studenti di college americani di età compresa tra i 18 e i 21 anni, tutti sottoposti a una iniziale (baseline) e a una successiva (follow-up) scansione di fMRI. Durante le scansioni sono state proiettate immagini relative all'alcol intervallate da immagini neutre. Gli studenti sono stati suddivisi in gruppi individuando 13 soggetti bevitori abituali moderati, 16 soggetti forti bevitori abituali e 14 soggetti bevitori progressivi (ossia moderati bevitori alla baseline ma forti consumatori al follow-up). L'analisi dei dati ha dimostrato differenze di gruppo nella risposta emodinamica neuronale agli stimoli alcolici nel nucleo caudato bilaterale, nella corteccia orbito frontale, nella corteccia frontale media, nella corteccia cingolata anteriore e nell'insula di sinistra. In particolare nei bevitori progressivi è evidente una iperattivazione funzionale di queste aree rispetto ai forti e moderati bevitori.

È possibile quindi individuare una differenziazione del circuito cerebrale dei soggetti che incrementano progressivamente il consumo di alcol. La risposta neurale alla visione di immagini che evocano consumo di alcol è aumentata negli studenti che consumano progressive quantità di alcol. La maggior reattività cerebrale si associa a un incremento dei drink bevuti e a problemi di alcolismo indipendentemente da altri fattori di rischio. L'analisi di regressione applicata i dati di fMRI mostra che rispetto ad altri fattori di rischio (storia familiare di alcolismo e impulsività) la risposta emodinamica cerebrale rappresenta il predittore migliore del consumo progressivo di alcol e dei problemi legati all'alcolismo. La reattività neurale agli stimoli alcol-correlati potrebbe quindi facilitare l'identificazione degli individui maggiormente a rischio alcolismo, specialmente se giovani.

http://www.droganews.it/news/2101/Giovani_e_alcol%3A_la_reattivit%C3%A0_neuronale_predice_.html


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)