Addiction: mefedrone e analoghi al bando anche in USA
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Catinoni sintetici: mefedrone e analoghi al bando anche in USA
Anche gli Stati Uniti mettono al bando i catinoni sintetici. E' infatti di pochi giorni fa la notizia divulgata dalla Drug Enforcement
Administration, l'agenzia americana delle forze dell'ordine in tema di droghe, sulla messa al bando temporanea delle droghe sintetiche
appartenenti al gruppo dei catinoni: mefedrone, 3,4-metilendiossipirovalerone (MDPV) e metilone. La decisione è partita dall'osservazione di
un numero crescente di casi di intossicazione riportati attraverso segnalazioni di centri antiveleni ed ospedali americani, nonché la vasta
disponibilità di tali prodotti acquistabili facilmente in negozi dedicati (smart shop, head shop) o attraverso Internet. Questi prodotti
venduti come sali da bagno o fertilizzanti, hanno fatto l'ingresso anche in Europa negli ultimi anni e sono costituiti da molecole di natura
sintetica per le quali sono piuttosto scarsi gli studi tossicologici, ma che sono stati riportati come responsabili di intossicazioni acute
negli assuntori. Per quanto riguarda il mefedrone, inoltre, un recente studio pubblicato sulla rivista Addiction, ne evidenzia gli effetti
riportati dagli assuntori. Nello studio gli autori riportano i risultati ottenuti da interviste telefoniche realizzate nel 2010 nel Regno
Unito, a cui hanno risposto 100 soggetti maggiorenni (età media 25,1 anni). Le domande erano relative a come avevano iniziato ad usare
mefedrone e le modalità di uso, descrivere gli effetti acuti e di astinenza, nonché i sintomi di dipendenza da questa molecola. Lo studio si
è avvalso anche di dati tossicologici provenienti dall'analisi delle urine di 14 partecipanti allo studio, che hanno confermato l'assunzione
del mefedrone il giorno precedente all'analisi.
Dalle risposte raccolte durante le interviste emerge che, pur presentandosi come droga con bassa potenza e breve durata d'azione, il
mefedrone ha prodotto casi di reazioni simpatomimetiche gravi in seguito ad assunzione, tra cui estrema agitazione, aggressività, attacchi di
panico, disidratazione, ipertermia, disturbi cardiovascolari, episodi di paranoia. Inoltre circa il 30% dei soggetti intervistati presentava
tre o più sintomi che caratterizzano la dipendenza da droghe, con una predominanza di sintomi quale la tolleranza, con una tendenza a
continuare ad assumere mefedrone nonostante i disturbi fisici e psichici. In Italia, attraverso il monitoraggio costante del fenomeno dei
catinoni sintetici effettuato dal Sistema Nazionale di Allerta Precoce del Dipartimento Politiche Antidroga - Presidenza del consiglio dei
Ministri, la presenza di tali molecole sul territorio italiano e i potenziali effetti dannosi per la salute della popolazione ha permesso che
sia il mefedrone che l'MDPV venissero posti sotto il controllo legislativo attraverso l'inserimento nella tabella I del DPR 309/90.
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)