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Metamfetamina e comportamenti violenti, uno studio australiano

L’assunzione di metamfetamina (in gergo denominata anche “ice” o “crystal meth”) sarebbe spesso associata a comportamenti violenti alimentati dalla paranoia indotta proprio da questa sostanza. Nonostante la sua reputazione però, esistono ancora pochi studi che hanno analizzato il nesso esistente tra il consumo di metamfetamina e violenza.

Questo studio longitudinale di coorte, condotto da un gruppo di ricercatori australiano, ha come scopo quello di determinare se il comportamento violento, osservato su un gruppo di 278 soggetti, aumenta durante il periodo di consumo di metamfetamina e se questo è dovuto a sintomi psicotici indotti dalla metamfetamina stessa.


I partecipanti dai 16 anni in su (età media 31,7 anni), sono stati selezionati per lo studio australiano Methamphetamine Treatment Evaluation Study (MATES), includendo quelli che rispondevano positivamente ai criteri del DSM-IV per la dipendenza da metamfetamina; sono stati esclusi invece coloro che avevano avuto, anche solo una volta nella vita, episodi di schizofrenia e maniacali. Dall’analisi è emerso un aumento dose-correlato di comportamenti violenti in concomitanza con l’assunzione di metamfetamina rispetto ai periodi di non assunzione. Inoltre, gli studiosi hanno osservato che le probabilità di avere atteggiamenti violenti associati a sintomi psicotici erano del 22-30%. Anche l’associazione tra alcol  e consumo di metamfetamine è risultato dannoso e pari al  12-18% del rischio di comportamenti violenti.

I ricercatori concludono che il consumo di metamfetamina risulterebbe associato a comportamenti violenti.

E’ necessaria tuttavia una maggiore comprensione di come il consumo di metamfetamina determini tali comportamenti rendendo necessari ulteriori studi per chiarire questa pericolosa e preoccupante situazione.


(...omissis...)


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://www.droganews.it/news/2268/Metamfetamina_e_comportamenti_violenti%2C_uno_studio.html


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)