Addiction: tabagismo, prendere le vitamine non riduce il rischio di malattie
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Tabagisti: prendere le vitamine non riduce il rischio di malattie
Si chiama "effetto licenza" e consiste in scelte salutari che si compiono per poi farne altre dannose per la salute. Nel caso del tabacco ci
sono fumatori che, anziché smettere con le sigarette, assumono le vitamine illudendosi così di abbassare le probabilità di ammalarsi di
malattie correlate al fumo come il cancro, permettendosi quindi di consumare più sigarette.
Per dimostrare tale meccanismo psicologico i ricercatori dell'Università di Kaohsiung a Taiwan hanno compiuto due esperimenti, i cui
risultati sono stati pubblicati sulla rivista Addiction. In entrambi gli studi condotti su 74 e su 80 soggetti fumatori abituali è stata
somministrata una sorta di dieta nella quale, in ordine casuale ma informando i soggetti del contenuto, poteva essere presente una pillola
placebo oppure una pillola di vitamine (che nella realtà era anch'essa un placebo). Nei due esperimenti veniva inoltre determinato il grado
di dipendenza da tabacco attraverso la conta del numero di sigarette fumate durante il completamento di un'intervista. I risultati dello
studio hanno mostrato che i partecipanti all'esperimento che credevano di aver assunto l'integratore alimentare, avevano fumato più sigarette rispetto al gruppo di controllo che aveva ingerito una pillola dichiarata essere un placebo. Il ruolo di moderatore giocato da una dieta
ricca di vitamine portava quindi all'auto-giustificazione al consumo di tabacco.
Secondo i ricercatori taiwanesi quindi i consigli legati alle diete ricche di vitamine per i tabagisti potrebbero avere un effetto
controproducente portando i fumatori ad autogiustificarsi anziché a smettere di fumare e generando una sorta di illusione di invulnerabilità
agli effetti nocivi delle sigarette, mentre andrebbero incoraggiati a smettere al fine di prevenire la comparsa di malattie fumo-correlate.
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)