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Addictive Behaviors: aumenta l'uso di oppiacei senza prescrizione medica tra gli adolescenti

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USA, aumenta l' uso di oppiacei senza prescrizione medica tra gli adolescenti

Negli ultimi anni negli Stati Uniti si è registrato un significativo incremento delle prescrizioni di oppiacei ad adolescenti e, nonostante la maggior parte di essi li utilizzi in modo appropriato, si è verificato un significativo aumento nel numero dei ricoveri per intossicazioni da oppiacei, seconda causa tra le morti per overdose tra gli adolescenti. Nonostante la sua gravità poco si conosce del fenomeno; con uno studio campionario promosso dall’Università del Michigan si è tentato di descriverne le principali caratteristiche.Ad un campione di studenti di scuole secondarie e superiori è stato proposto un questionario attinente il consumo di oppiacei (frequenza di uso, motivazioni, modo di procurarli).Contestualmente il campione è stato analizzato con il questionario CRAFFT, strumento per lo studio del consumo di alcol droghe e dei comportamenti a rischio tra gli adolescenti. Lo studio offre notevoli spunti di riflessione: si dimostra un aumento della prevalenza dei consumatori una tantum senza prescrizione, passato dal 5.6% degli anni passati al 8,8% nel 2010.Si è anche osservata una correlazione tra il test CRAFFT e il consumo di oppiacei non prescritti: il primo gruppo di adolescenti, con punteggio positivo al test CRAFFT (adolescenti con propensione all’uso di droghe e comportamenti a rischio) utilizza gli oppiacei senza prescrizione per “sballarsi”, recupera i farmaci dagli amici e preferisce la somministrazione intranasale.Gli appartenenti al secondo gruppo (CRAFFT negativo) li utilizza soprattutto per calmare il dolore, li recupera da familiari, li assume per bocca. Il consumo di oppiacei senza prescrizione non sembra influenzato dalla appartenenza alle diverse etnie, ma mostra differenze di genere con un consumo più accentuato per le ragazze.Da questo studio sperimentale emerge fortemente la necessità di studiare a fondo il fenomeno per meglio conoscere le caratteristiche dei consumatori di farmaci senza prescrizione e assicurare le più adeguate forme di prevenzione.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)