News di Alcologia

La marijuana è attualmente la droga illecita più consumata tra i giovani a partire dai 12 anni in poi. Il suo consumo cronico

contribuisce a creare seri problemi a livello mentale e sociale. Il suo utilizzo tra i giovanissimi è particolarmente

preoccupante se si pensa che, rappresenta spesso il primo passo per il consumo di altre sostanze stupefacenti. Tra i giovani,

le femmine risultano essere particolarmente sensibili alle conseguenze negative prodotte dal consumo di marijuana che tra l'

altro risulta essere in aumento proprio tra le donne. I ricercatori pertanto si sono concentrati sulla personalità del

genere femminile che maggiormente si avvicina a questa sostanza, analizzandone il livello di impulsività, la ricerca di nuove

sensazioni e di novità e il livello di disinibizione.Lo studio, condotto da un gruppo di ricercatori americani, utilizza un

modello di predisposizione acquisita (APM, acquired preparedness model) per spiegare le associazioni esistenti tra il tratto

di impulsività, i principi di apprendimento sociale e i risultati riguardanti l'utilizzo di marijuana su un campione di

consumatori di marijuana composto da 332 donne di età compresa tra i 18 e i 24 anni. La ricerca avviene attraverso l'analisi

di tre aspetti di apprendimento psicosociale: le aspettative positive e negative riguardanti l'utilizzo di marijuana e una

valutazione della propria capacità di resistere all'uso di sostanze. Lo studio che è basato sull'auto analisi da parte dei

partecipanti prende in considerazione l'impulsività, le aspettative di utilizzo della marijuana, la frequenza di consumo di

questa sostanza, i problemi che ne scaturiscono dal suo consumo e la dipendenza che ne deriva.Dall'analisi è emerso che l'

impulsività risulta essere significativamente associata alla frequenza di utilizzo della marijuana, ai problemi correlati e

alla sua dipendenza dimostrando che i processi di apprendimento psicosociale giocano un ruolo cruciale nella spiegazione del

legame esistente tra l'impulsività e l'utilizzo di questa droga. Inoltre, i risultati emersi suggeriscono che questi processi

possono delineare delle potenziali alternative di intervento per le giovani donne considerate a rischio di dipendenza da

marijuana.