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Addictive Behaviors: droghe, fattori di rischio e prevenzione per i giovani adulti

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Droghe, fattori di rischio e prevenzione per i giovani adulti

La comprensione dei fattori di rischio e di protezione legati ai problemi emergenti di consumo di sostanze nella prima età adulta rappresenta un aspetto molto importante per lo sviluppo di interventi di prevenzione mirati. Infatti, proprio nella fase compresa tra i 18-26 anni si verifica il maggior consumo di sostanze, coinvolgendo il 49% dei 19-20enni fino ad arrivare al 72% dei 27enni, secondo l’indagine americana Monitoring the Future.  Questa rassegna della letteratura ha esaminato 114 articoli scientifici individuati attraverso PubMed e PsycInfo, pubblicati negli ultimi 10 anni. Sono stati esaminati i fattori di rischio permanenti (che non cambiano nel tempo) e i fattori di rischio/protezione variabili (che possono essere modificati attraverso un intervento) che influenzano l’uso di sostanze nella prima età adulta.  I fattori variabili, inoltre, sono stati distinti in fattori contestuali, relativi alla società e alla cultura, e fattori interpersonali relativi all’individuo e alla sua vita personale. Dall’analisi degli studi emerge come molti dei fattori di rischio e di protezione associati al consumo problematico di sostanze in età adulta siano i medesimi che influenzano l'uso in adolescenza. Il rischio di consumo di sostanze aumenta in relazione al genere maschile, ad una storia familiare di dipendenza, a disturbi del comportamento esternalizzanti, a un atteggiamento favorevole rispetto all’uso, a un basso rendimento scolastico, all’uso precoce di sostanze in adolescenza. Inoltre, la maggior libertà e il minor controllo sociale che caratterizzano la prima età adulta aumenterebbero la probabilità d’uso, come anche andare ad abitare da soli e frequentare l’Università. Trovare un lavoro, sposarsi o convivere sono invece predittivi di un minor consumo di sostanze. Infine, gli studi esaminati suggeriscono che gli interventi di prevenzione debbano iniziare già prima della nascita, con l’educazione alla genitorialità, e proseguire durante l’infanzia e l’adolescenza promuovendo lo sviluppo di abilità emotive, sociali e cognitive.

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)