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Fumo, l’importanza dello screening per il tumore alla prostata

Il cancro alla prostata è il tumore più comunemente diagnosticato negli uomini. L’American Cancer Society mette in evidenza l’importanza della diagnosi precoce per aumentare la possibilità di un efficace trattamento.
Un certo numero di fattori sono stati associati al più alto rischio di sviluppo del cancro alla prostata, tra cui l’età e la storia familiare, ma numerosi studi hanno riportato anche il fumo tra i fattori a rischio.
Questo studio, condotto da un gruppo di ricercatori inglesi e americani, ha cercato di analizzare se gli uomini adulti che fumano sono meno propensi a sottoporsi a screening per il cancro alla prostata. I partecipanti allo studio sono stati 308 uomini adulti di età compresa tra i 46 e i 93 anni, reclutati da una società con sede negli Stati Uniti che svolge attività di ricerca qualitativa e quantitativa. Tutti hanno compilato un questionario online e la metà di loro (N=155), secondo le analisi, erano già stati precedentemente sottoposti ad una sorta di screening per il tumore alla prostata. Per quanto riguarda il fumo, 111 non avevano mai fumato, 82 erano fumatori e 115 avevano avuto un passato da fumatori.
Dall’analisi è emerso che rispetto ai fumatori, i non fumatori e gli ex fumatori risultavano aver avuto il 2% di occasioni in più di essere stati sottoposti ad  uno screening per questo specifico tumore. I fumatori, invece, pur rientrando nella categoria maggiormente a rischio, sono proprio quelli che, secondo gli studiosi, sono meno propensi a sottoporsi a screening regolari, presumibilmente a causa di una generale minore attenzione ai comportamenti sani.
Secondo i ricercatori è dunque necessaria una assistenza sanitaria che informi e renda consapevoli i fumatori circa l’importanza di regolari screening per il tumore alla prostata.

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)