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Addictive Behaviors: impulsività e tossicodipendenza, differenze neurobiologiche nel consumo di droghe

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Impulsività e tossicodipendenza: differenze neurobiologiche nel consumo di droghe

Questa caratteristica multidimensionale caratterizza infatti diverse fasi del processo che porta alla sviluppo di una dipendenza. E’ noto che gli individui dipendenti da sostanze (SDI) dimostrano un elevato tratto di impulsività nelle prove neuro-comportamentali, tuttavia la comprensione della relazione tra questi aspetti della impulsività e il consumo delle diverse sostanze stupefacenti rimane ancora poco chiaro. L'obiettivo di uno studio multicentrico americano è stato di valutare gli aspetti comuni e dissimili nella relazione fra tratto impulsivo e impulsività neuro-comportamentale in consumatori di eroina e anfetamine. Sono stati considerati 58 consumatori in astinenza prolungata da anfetamina (ADI) e 74 da eroina (HDI).

I ricercatori hanno condotto un particolare studio del segnale cerebrale registrato mediante Risonanza Magnetica funzionale, noto come analisi delle componenti principali (PCA), su due tratti di impulsività auto-riferita e sei misure neuro-comportamentali di impulsività.

L’analisi ha portato ad identificare due aspetti dell’impulsività di tratto (tendenza all’azione e pianificazione) e quattro aspetti di impulsività neuro-comportamentale (capacità discriminativa, efficienza della risposta di inibizione, efficienza decisionale e qualità del processo decisionale). E’ stata compiuta un’analisi di regressione multipla per capire se gli aspetti di impulsività neuro-comportamentale possano essere determinati da tratti di impulsività e dal tipo di droga consumata.

I dati hanno rivelato una significativa diversa interazione tra il tipo di sostanze assunte e l’effetto dei tratti d’impulsività sull'efficienza dell’ inibizione della risposta, con risultati opposti tra i soggetti ADI e HDI. In particolare, è emerso che una maggiore impulsività nel tratto della tendenza all’azione è associata ad un peggiore rendimento nella capacità d’inibizione della risposta nei soggetti ADI e, viceversa, ad una migliore efficienza nei soggetti HDI. Questi risultati mettono in discussione la concezione unitaria della tossicodipendenza e contribuiscono ad una crescente necessità di studi in tale ambito per rilevare le importanti differenze neurobiologiche, comportamentali e cognitive che caratterizzano i consumatori di diverse sostanze stupefacenti.

http://www.droganews.it/news/2095/Impulsivit%C3%A0_e_tossicodipendenza%3A_differenze_neuro.html

 

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)