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Addictive Behaviors: studio sull'alcol come possibile "gateway drug"

Addictive Behaviors: studio sull'alcol come possibile "gateway drug"

Una delle tesi più sovente addotte dai sostenitori del proibizionismo è che la cannabis aprirebbe la porta all'abuso di

droghe pesanti (la cosiddetta teoria della "gateway drug"). Ebbene, uno studio ora suggerisce che l'alcool e il tabacco a

loro volta aprirebbero la porta all'uso di cannabis.
Lo sostengono alcuni ricercatori francesi in uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Addictive Behaviors.
I risultati dello studio, che ha esaminato un'indagine su quasi 30mila 17enni, è il seguente: il tabacco è la sostanza

"gateway" alla cannabis nel 57% dei casi di uso e nel 61% dei casi di abuso; l'alcool invece risulta essere sostanza di

passaggio solo nel 13% dei casi.
"Questi risultati sottolineano l'effetto dell'influenza dei coetanei nel corso delle serate di socializzazione sull'uso di

sostanze negli adolescenti, e l'importanza del tabacco nella mediazione del processo che porta all'uso e abuso di cannabis.

Questo suggerisce la necessità che la prevenzione nei luoghi frequentati dagli adolescenti si concentri soprattutto sul

consumo di tabacco." Gli studiosi -bontà loro- non escludono comunque che vi sia un processo inverso, dal consumo di cannabis

a quello di sostanze lecite.
Ad esempio -aggiungiamo noi- è possibile dimostrare che la sostanza che più di ogni altra "media" il consumo di stupefacenti

è l'acqua: ne fa uso il 100% dei consumatori.
In ogni caso i produttori di tabacco e alcool possono stare tranquilli: l'effetto 'gateway', anche se fosse mai dimostrabile,

viene evocato come scusa per proibire solo ed esclusivamente la cannabis. Un esempio? Nonostante il tabacco uccida circa

80mila italiani ogni anno -la cannabis ne uccide zero- lo Stato italiano è eroicamente impegnato a prevenire che cessino i

finanziamenti pubblici europei al settore tabacchicolo e a perseguire i malati che legalmente fanno uso terapeutico di

cannabis.