Adolescenti e dipendenza: le nuove frontiere dell'imaging genetico
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Adolescenti e dipendenza: le nuove frontiere dell'imaging genetico
fonte: Trends in Cognitive Sciences
Gli studi di imaging genetico si sono focalizzati sui comportamenti di rinforzo, i cui deficit sono ritenuti responsabili della vulnerabilità
per l'uso di sostanze. Molti di questi studi hanno analizzato l'associazione tra particolari fenotipi genetici e l'attivazione cerebrale ad
alcuni compiti sperimentali (approccio di imaging genetico). L'integrazione tra le informazioni genetiche e il funzionamento delle reti
neurali in disegni longitudinali che comprendano ampi campioni di adolescenti, rappresenta l'obiettivo degli studi di imaging genetico ed
offre l'opportunità di identificare markers predittivi per il rischio di dipendenza. In una revisione della letteratura un team di ricerca
dell'Istituto di Psichiatria del King's College di Londra ha evidenziato i risultati ottenuti dai vari studi di neuroimaging che comunemente
utilizzano test comportamentali in Risonanza Magnetica funzionale (fMRI) per osservare l'attivazione neurale durante compiti che richiedono
l'elaborazione della ricompensa (monetary incentive delay task) e il controllo inibitorio (stop-signal reaction time task e go-nogo task ).
Molti studi hanno trovato l'attivazione del nucleo striato, come prova del coinvolgimento di quest'area cerebrale durante la probabilità di
una ricompensa e all'aspettativa di guadagno. La risposta neurale risulta maggiore quando il guadagno è alto e la probabilità di ricompensa è elevata. Dalla revisione di altri studi emerge che anche la risposta allo stress e il rinforzo sociale giocano un ruolo chiave per il rischio di sviluppare una dipendenza. Le differenze riscontrate nella risposta comportamentale alla ricompensa dipenderebbero quindi da differenze sia genetiche che individuali e lo studio da parte dell'imaging genetico contribuisce alla scoperta di potenziali markers che potrebbero essere predittivi della vulnerabilità ad assumere comportamenti additivi, siano essi di origine genetica o di rinforzo sociale.
E.Loth, F.Carvalho, G.Schumann. The contribution of imaging genetics to the development of predictive markers for addiction. Trends in
Cognitive Sciences, September 2011, vol. 15, no.9
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)