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Adolescenti e gioco d'azzardo: il brivido del rischio

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Adolescenti e gioco d'azzardo

L'adolescenza è un periodo molto particolare, in cui i ragazzi sentono la necessità di dimostrare a tutti, partendo dai propri genitori ed educatori, di essere grandi e come i grandi di non aver più le necessità da bambini che si lasciano quindi alle spalle, alzandole, e spesso sbuffando con espressione di sufficienza!

Il brivido del rischio: il gioco d'azzardo!
Questa loro pretesa o necessità presunta si manifesta in molti modi, ad esempio frequentando luoghi o locali tipici da grandi, come discoteche, pub, bar ecc.
In alcuni di questi locali, i bar, possono incontrare attrazioni molto ambigue e spesso pericolose, ovvero il gioco d'azzardo , che ha su di loro spesso un richiamo molto forte, poiché non solo è rischioso, ma ha a che fare con i soldi, un altro tema scottante tipico di questa età, in cui le pretese si spingono anche in questo settore dell'economia e organizzazione famigliare.
L'attrazione verso queste tentazioni è spesso legata ad una crisi che i ragazzi vivono, nella perdita di punti di riferimento saldi come ad esempio la famiglia o istituzioni educative. La solitudine può spingerli a condividere con qualche amico queste scelte poco sicure e facili alla creazione di dipendenza.

Dove si gioca d'azzardo?
Il 12% degli adolescenti gioca on-line, mentre il 27% fa scommesse off line, presso bar, locali con annesse sale giochi e sale scommesse. Questi sono i dati preoccupanti emersi dall'ultima indagine condotta in Italia da Telefono Azzurro in collaborazione con Eurispes (Indagine conoscitiva sulla Condizione dell'infanzia e dell'Adolescenza).

Adolescenti e gioco d'azzardo
Perché si avvicinano al gioco d'azzardo?
Perché spesso soffrono di solitudine, subiscono la povertà dei legami con i genitori o del rapporto difficile con i propri compagni.
Però il problema più inquietante è la difficoltà ad instaurare un vero dialogo ed ascolto con i propri familiari e il disagio che ne consegue può sfociare in crisi a vari livelli o nella ricerca di “scappatoie” con promesse di facili risultati, senza la necessità di un impegno e ovviamente di un contatto con l'altro.

La necessità dell'immediato
Ciò che sta alla base di queste scelte è l'impulsività, la necessità di ottenere il più presto possibile una forte emozione, l'incapacità di gestire un'attesa, un bisogno di un facile risultato senza troppa fatica, cosa che, ad esempio a scuola, non è possibile.

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)