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Adolescenti e internet: risorsa o pericolo?

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Adolescenti e internet: risorsa o pericolo?

Soli davanti al computer e con lo smartphone in mano, intenti a chattare con amici, più o meno reali, sui social network. Una “generazione multitasking”, quella degli adolescenti di oggi, nata e cresciuta in un’era digitale che ha introdotto nuove forme di interazione sociale e un linguaggio del tutto inedito, anche se sempre più povero. Ma quali sono i rischi connessi a un utilizzo eccessivo e non controllato della rete? Cerca di rispondere a questo interrogativo la psicologa Barbara Volpi nel testo “Gli adolescenti e la rete” (Carocci editore, 2014), manuale pensato per i ragazzi in primis, ma anche per genitori e insegnanti, nel quale viene ampiamente descritto il rapporto degli adolescenti con i nuovi strumenti tecnologici e le conseguenze del loro abuso sul benessere psicologico.
Internet: risorsa o pericolo? “L’utilizzo delle tecnologie informative se da un lato ha portato e sta portando un grande progresso nelle conoscenze – spiega l’autrice – dall’altro può costruire un fattore di rischio rilevante in fasi della vita, come l’adolescenza, in cui la struttura della personalità dell’individuo è in fase di consolidamento ed espansione”. La Volpi prende in considerazione gli aspetti neurobiologici dello sviluppo del cervello evidenziando come quello degli adolescenti, nell’immediatezza che caratterizza il web, sia più malleabile e plastico ma anche meno incline a prestare attenzione per più di alcuni minuti ad esempio alla lettura di un libro o alle parole di un insegnante. Ciò che viene alternato, in questo modo, sono i circuiti deputati al passaggio dalla memoria a breve termine a quella a lungo termine, rivoluzionando il modo in cui la mente archivia e organizza ricordi ed esperienze. I “nativi digitali” possono infatti contare su un terzo sistema di memoria, rappresentato dai motori di ricerca come Google, che evita alle informazioni di passare nella memoria a lungo termine, perchè disponibili semplicemente con un click.
 
Tsunami virtuale. L’avvento di internet ha investito vari aspetti della vita della persona, stravolgendo abitudini e codici adolescenziali.

L’autrice riporta i dati che emergono da alcune indagini sviluppate a livello internazionale, dai quali si evince che l’80% degli adolescenti tra i 12 e i 17 anni usa i social network, il 93 per cento dei quali possiede il noto facebook, il cui uso è aumentato del 566 per cento nel giro di un solo anno, dal 2007 al 2008. Nel contesto italiano, secondo un’indagine conoscitiva svolta nel 2012 da Telefono azzurro e Eurispes, il 27,1 per cento degli adolescenti usa il pc fino a un’ora al giorno, il 33,5 per cento da 1 a 2 ore, il 20 per cento dalle 2 alle 4 ore. Ancora, altre ricerche condotte a livello nazionale hanno fatto emergere che il 47 per cento degli adolescenti italiani ammette di non riuscire a staccarsi da internet “qualche volta”, il 14,5 per cento riporta che accade “spesso”, il 7,2 per cento “sempre”.
Nelle persone affette da quello che alcuni ricercatori internazionali hanno definito “Internet addiction disorder” sono state riscontrate anomalie strutturali e funzionali simili a quelle identificate in persone tossicodipendenti, alterazioni metaboliche in aree cerebrali implicate nel controllo degli impulsi, nel sistema di gratificazione e nella rappresentazione di esperienze passate. Alcuni ricercatori hanno riscontrato anche variazioni volumetriche della materia grigia e anomalie della materia bianca che spiegherebbero i disturbi comportamentali ed emotivi come ansia sociale, depressione, insonnia, aggressività, isolamento.


(...omissis...)


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://www.redattoresociale.it/Notiziario/Articolo/466282/Adolescenti-e-internet-risorsa-o-pericolo


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)