338-1938888 o 331-2460501/2/3 o 0172-55294[email protected]

News di Alcologia

Adolescenti e uso di sostanze

cufrad news alcologia alcol alcolismo

 

ADOLESCENTI E USO DI SOSTANZE

 

 

Disagio giovanile e droghe

 

Il periodo adolescenziale è sicuramente uno fra i più tormentati di tutta la vita di un uomo. Le varie forme di disagio a cui da sempre vanno incontro molti adolescenti sembrano però negli ultimi decenni essersi acuite e sicuramente profondamente trasformate.

 

Fra i giovani d'oggi, infatti, sembrano manifestarsi difficoltà psico-comportamentali totalmente nuove e molto intense, magari non facilmente distinguibili in situazioni ordinarie e formali ma sicuramente rilevabili attraverso un minimo di ascolto ed attenzione verso i loro comportamenti, atteggiamenti e mentalità. Alla base di queste inconsuete e nuove forme di disagio vi sono probabilmente i bruschi e radicali cambiamenti a cui è andata incontro la nostra società dalla metà del secolo scorso ad oggi. L'impoverimento delle relazioni interpersonali e degli spazi per metterle in pratica, la crescente instabilità familiare con il conseguente indebolimento dei legami al suo interno, l'imperante crisi economica, morale, ideologica e religiosa che ha portato ad un progressivo ridimensionamento delle aspettative e della percezione del futuro e delle risposte ai quesiti esistenziali, nonchè la sempre maggiore disattenzione verso gli aspetti puramente emozionali e affettivi della crescita e dell'educazioine dei bambini, hanno infatti sicuramente contribuito, se non addirittura determinato, l'attuale stato di malessere in cui versano attualmente gran parte dei nostri giovani.

 

Alla luce di tutto ciò l'assunzione di sostanze potrebbe anche essere interpretata come un'inappropriato tentativo di automedicazione, quasi sempre non rivolto verso un preciso e conclamato disturbo psichico ma bensì corrispondente ad una indistinta e generalizzata condizione di disagio e malessere, capace di generare nel soggetto una forte e persistente sofferenza psicologica. Tale condizione risulterebbe molto spesso collegata a specifici deficit, soprattutto localizzati a livello dell'elaborazione e dell'espressione delle emozioni, della percezione dei propri stati interni e dell'adeguatezza psichica e corporea alle pressanti richieste del mondo esterno.

 

Per quanto concerne la disponibilità a sperimentare per la prima volta sostanze psicotrope, questa non può essere considerata una semplice scelta dell'adolescente o totalmente attribuita al condizionamento del gruppo dei pari o a fattori puramente casuali. A spingere i ragazzi verso la sperimentazione di droghe ed alcol possono contribuire infatti molti fattori di diversa origine, come particolari caratteristiche temperamentali e caratteriali (novelity/sensation seeking) che spingono il soggetto alla continua ricerca di sensazioni nuove e forti, impulsività, aggressività, bassa autostima e senso di autoefficacia, alti livelli di stress, maladattamento sociale, scarsa percezione del supporto genitoriale, mancanza di prospettive per il futuro, scarso rendimento scolastico, impopolarità e affiliazione a gruppi o soggetti devianti (Poikolainen 2002; Wills et al 1995, 1996, 2000).

 

Considerando tali fattori, l'approccio all'uso di sostanze dovrebbe quindi essere intrerpretato come frutto di una sostanziale condizione di difficoltà e disagio in ambito relazionale e psico-sociale e non alla stregua di una semplice scelta operata dal soggetto, adottata in modo colpevole e irresponsabile.

Il consumo di sostanze fra i giovani Mentre in passato il consumo di droghe e alcol risultava solitamente circoscritto a particolari ceti sociali e categorie di persone, da ormai diversi anni

stiamo assistendo ad una sosrta di "massificazione" del fenomeno. L'uso ddi sostanze, oltre a risultare in costante aumento, sembra infatti essersi ampiamente diffuso in tutte le fasce socio-economiche della popolazione., Naturalmente i più coinvolti da questo fenomeno di espansione risultano essere i giovani, i quali sembrano familiarizzare sempre più precocemente con le varie sostanze, primo fra tutti l'alcol. La pericolosa tendenza ad anticipare sempre più il primo approccio con le droghe rende oggi molto frequente, anche negli adolescenti, l'insorgere di un disturbo da uso di sostanze, caratterizzato da abuso e dipendenza, anche nei confronti di quelle droghe comunemente considerate di "passaggio" o comunque poco addittive (scarsamente capaci di dare dipendenza), come ad esempio hashish ed ecstasy.

 

 

Alcol, tabacco e cannabis risultano essere le sostanze maggiormente diffuse fra i giovani del nostro paese. Rilevanti risultano essere anche i consumi di psicofarmaci, cocaina e stimolanti. Soprattutto per quanto concerne la cocaina si è assistito negli ultimi anni ad un notevole e costante incremento del suo utilizzo in tutte le fasce della popolazione, causato soprattutto dalla accresciuta dispopnibilità e dal sostanziale ridimensionamento del prezzo di vendita, fattori che hanno contribuito a rendere tale sostanza, il cui utilizzo era fino a qualche anno fa esclusivo appannaggio delle classi più abbienti, accessibile anche ai ceti sociali più bassi e ai giovani. Occorre anche segnalare la diffusione del consumo di altre sostanze non presenti in elenco, come la Ketamina, un'anestetico dissociativo, o alcune sostanze inalanti, tipo il Popper e le colle. Fra i giovani si registra anche un forte consumo di energy-drink, nella cui composizione figurano solitamente sostanze altamente eccitanti, come la caffeina o la taurina, che ad alti e prolungtati dosaggi possono causare seri disturbi psico-fisici.

 

Un nuovo concetto di droga

 

Oltre al già citato sostanziale incremento nei consumi di sostanze, negli ultimi anni si è assistito anche ad un non meno preoccupante mutamento nella concezione delle varie droghe, con l'instaurarsi di nuove aspettative e modalità relazionali fra i giovani e le varie sostanze, che ha portato ad una loro nuova collocazione nell'immaginario collettivo degli adolescenti.

Molte droghe, prime fra tutte alcol, cannabis, cocaina ed ecstasy, sono spesso percepite dai giovani adolescenti come semplici sostanze ricreazionali, da usarsi in compagnia di amici, per divertimento, in modo più o meno episodico ed in totale tranquillità, in quanto il pericolo dipendenza viene solitamente associatoal consumo quotidiano di grandi quantità e non ha quello più sporadico e limitato, circoscritto al fine settimana o a particolari occasioni ed eventi.

Molti giovani tendono quindi a sottovalutare la pericolosità delle varie droghe e ad affermare con certezza la possibilità di una facile convivenza con l'uso ricreazionale di sostanze.

Tali mistificazioni sono soprattutto sostenute da tutti quei soggetti che, per particolari caratteristiche psico-biologiche, sviluppano più lentamente e meno degli altri i disturbi collegati all'uso di sostanze, senza però tenere conto che, al contrario, ci sono altri soggetti che, presentando una preesistente vulnerabilità alle droghe, possono sviluppare in maniera molto repentina gravi e svariati disturbi psico-comportamentali.

In quest'ottica, dettata da mistificazioni, falsi concetti e messaggi ambigui dei media, la cocaina è considerata da molti giovani non pericolosa e facilmente controllabile, l'ecstasy un'innocente svago del fine settimana, l'alcol una normale abitudine e lo spinello un'innoquo e rilassante piacere.

I giovani sembrano quindi ignorare, sottovalutare o non accorgersi dei gravi e persistenti danni neurologici e problemi psicologici e socio-relazionali che può provocare l'uso di sostanze (Volkow e Fowler 2000; McCann et al.1998; Gerra et al. 1998, 2000; Solowij et al. 2002; Solowij 1995; Curran et al. 2002; Parrott et al.2000; Emrich et al. 1997; Leweke et al. 1999).

 

Da alcuni anni nei ragazzi, ed anche in alcuni esperti, si è come formata la concezione dell'esistenza di due mondi separati all'interno dell'universo droga. Il primo, prorio delle pasticche di ecstasy e della cocaina, vede prevalere una concezione di droga come divertimento e come svago del fine settimana, facilmente inseribile in una vita normale e conciliabile con studio e lavoro. Nel secondo, associato soprattutto all'eroina, prevale al contrario la concezione di una condizione di marginalità, di dipendenza, di malattia e di completa incompatibilità con la vita sociale, lo studio e il lavoro. Ciò a portato ad una profonda stigmatizzazione degli eroinomani e ad una loro inquietante e moralistica discriminazione, ricollegabile in massima parte alla classica metodologia d'assunzione dell'eroina, quella endovenosa, considerata nell'immaginario collettivo "sporca" e pericolosa.

A questa visione bilaterale del fenomeno ne consegue che il consumo di sostanze come ecsatsy e cocaina viene spesso decolpevolizzato e tollerato in quanto più "pulito" e, solo apparentemente, socialmente meno invasivo.

Anche l'eroina si sta però in qualche modo adeguando a questa nuova concezione, proponendosi attraverso nuove vie di somminstrazione, soprattutto attraverso l'inalazione dei fumi o direttamente della polvere, che permettono ai soggetti di evitare il degradante e stigmatizzato "buco".

 

Nuove aspettative collegate all'uso di sostanze

 

Consistenti mutazioni hanno investito in modo specifico anche le spettative collegate al consumo delle varie sostanze. Mentre in precedenza l'uso di droghe era soprattutto collegato all'esigenza di annullare la propria identità personale per riuscire in qualche modo ad uscire da se stessi, oggi sembra prevalere un'esigenza contraria, quella di riuscire a percepire a pieno il proprio se e ad entrare profondamente dentro se stessi.Le sostanze psicostimolanti ed entactogene, come l'ecstasy ed altri amfetamino-derivati, sembrano aiutare i soggetti ad intraprendere quei percorsi introspettivi tanto desiderati e rispondere alle imperanti esigenze di comunicazione interpersonale, causate dal progressivo impoverimento delle relazioni, dall'ansia e dal diffuso maladattamento sociale. Anche i grandi luoghi del divertimento sembrano riflettere questi nuovi bisogni, al loro interno, attraverso un mix di movimenti corporei, affollamento, musica ritmica, luci intermittenti e sostanze psicotrope, i nostri adolescenti tentano di esprimere nuove forme comunicative in alternativa all'ipoverimento delle relazioni e delle normali comunicazioni tra persone (Gerra et al. 1998).Le modificazioni degli stati di coscienza indotte dalle droghe sembrerebbero mitigare il profondo vuoto lasciato dal crollo delle ideologie e dalla crisi della religione, appagando, anche se solo parzialmente ed in maniera artificiale, quel latente bisogno di trascendenza, spiritualità e introspezione che ne è derivato.L'uso di sostanze può risultare spesso anche collegato alla difficoltà ad accettarsi per quello che si è, con le proprie caratteristiche, i propri limiti e difetti. I ragazzi, attreverso l'uso di sostanze, mirano a raggiungere l'immagine ideale di se stessi, plasmando il proprio corpo e la propria spiche su un modello ideale, presentandosi fisicamente perfetti e psicologicamente forti e sereni. Sono le sempre più pressanti richieste della società che glielo impongono. Vi è spesso una vera e propria impossibilità ad accettare i propri limiti, a piacersi e a piacere nonostante i propri difetti e a mostrare gli aspetti più intimi della propria interiorità, molto spesso fatti di ansia, incertezza e paure. Inoltre, a spingere molti adolescenbti verso l'uso di droghe può essere anche quella caratteristica intolleranza alla noia che sempre più spesso si riscontra nei giovani, quello stato di anedonia ed insofferenza che caratterizza molti gruppi di ragazzi (Gerra et al. 1998). Ancora una volta i maggiori responsabili della formazione di queste nuove aspettative collegate all'uso di sostanze sembrerebbero essere i repentini mutamenti socio-culturali a cui siamo andati incontro negli ultimi decenni. L'attuale società ha insegnato ai nostri giovani la possibilità di trovare un rimedio immediato ed indolore a qualsiasi male, ha fatto degli show televisivi i mezzi privilegiati per esperire emozioni, ha trasformato la superficialità e l'apparenza in prerogative di vita, ha reso il denaro l'unico obiettivo di vita perseguibile e ha relegato il nostro benessere negli stretti confini della materialità e del consumismo più sfrenato. Tutto questo limita drasticamente i vissuti emozionali dei nostri giovani e ne impoverisce le relazioni e gli affetti. I sogni, i progetti di vita e le prospettive per il futuro, aspetti caratterizanti lo sviluppo cognitivo adolescenziale, precedentemente privati dei loro valori più profondi e relegati nel ristretto campo della materialità e del mero possesso di beni di consumo, subiscono adesso, anche ad opera della imperante crisi economica e morale, un drastico ridimensionamento.E' in questa latente situazione di impoverimento interiore che andrebbero quindi ricercati i perchè del costante ed inarrestabile aumento dell'uso di sostanze da parte dei giovani. E' infatti lecito supporre che i ragazzi attraverso le droghe cerchino di riappropriarsi delle emozioni, dei sentimenti e della fantasia che sempre più spesso la nostra società gli nega, senza però accorgersi che così facendo rischiano di perdere per sempre proprio ciò che così assiduamente vanno cercando .

 

 

(...omissis...)


copia integrale del testo si può trovare al seguente link: http://www.psicologia-sostanze.it/adolescenti-e-uso-di-sostanze.html