Adolescenti oggi: gruppi, trasgressioni e adulti lontani
Adolescenti oggi: gruppi, trasgressioni e adulti lontani
Non hanno fiducia negli adulti e nella società (7 su 10 dicono di non credere a politici e istituzioni). Ricorrono all'alcol
come facilitatore delle relazioni sociali e alla droga per trasgredire alle regole imposte. Vivono sesso e amore con
spontaneità e non superficialità (il 60% chiede anche che se ne parli a scuola). Sono spesso vittime di disturbi alimentari
anoressia e bulimia) e sono protagonisti di nuovi fenomeni, tendenze, gruppi (Emo, parkour, cybersex). Sono gli adolescenti
italiani: l'Ido-Istituto di Ortofonologia ha infatti delineato il ritratto di una generazione dal quale emerge quanto poco
sappiamo dei nostri ragazzi. Il tutto è finito in un libro intitolato 'Mille e un modo di diventare adulti. Il limite come
esperienza' (Magi edizioni, settembre 2010, Roma, p. 325, 20 euro), curato da Magda Di Renzo e Federico Bianchi di
Castelbianco, rispettivamente responsabile del Servizio di psicoterapia dell'età evolutiva e direttore dell'IdO-Istituto di
Ortofonologia. Le indagini sono il risultato di un lavoro sul campo realizzato dall'Ido negli ultimi tre anni su un campione
di 8.000 giovani italiani dai 12 ai 19 anni. Sia il volume che i risultati delle ricerche saranno presentati a 'Diregiovani
Direfuturo-Il Festival delle giovani idee', la manifestazione ideata e organizzata dall'IdO e dedicata alla positività e alla
creatività dei giovani, in programma dal 7 al 10 ottobre prossimi al Palazzo dei Congressi di Roma. 'I ragazzi spesso si
muovono in aree che non sono nemmeno pensabili da noi adulti e non sono sempre consapevoli delle conseguenze delle loro
azioni. In questo modo rischiano di soffrire o di far soffrire chi li ama. Solo attraverso la comprensione della loro
individualità e del loro mondo -reale o virtuale- è possibile prevenire comportamenti a rischio e canalizzare la loro energie
in azioni positive', spiega Federico Bianchi di Castelbianco. Di seguito una sintesi di quanto emerge dal ritratto degli
adolescenti tracciato dall'Ido-Istituto di ortofonologia di Roma.
IL VALORE DEL GRUPPO - In una società dove gli adulti sono iper-impegnati, i giovani cercano nel gruppo il senso della loro
dimensione. Perché il gruppo accoglie, protegge e riconosce la nuova identità. Soddisfa il bisogno di appartenenza attraverso
la condivisione di esperienze e di emozioni. Le condotte trasgressive, che spesso si manifestano, non sono solo da leggere
come una rabbia-opposizione al mondo degli adulti, ma un modo per sperimentare e scoprire la propria diversità.
EMO - Chi sono gli emo? Difficile rispondere. Sono una vera e propria sottocultura ampia e complessa che va oltre un
particolare tipo di abbigliamento (jeans stretti e aderenti, lunga frangia asimmetrica, smalto nero e occhi truccati di nero)
o musica. Il mondo degli 'emo', che coinvolge ragazzi e ragazze di solito tra i 14 e i 19 anni, è caratterizzato da una forte
espressione delle emozioni. Un emo è un ragazzo o una ragazza emozionale che esprime i propri sentimenti piu' di chiunque
altro. Il termine emo, infatti, ha come etimologia il termine latino 'emovere'=uscire fuori.
PARKOUR - Che senso ha per un adolescente saltare da un muro all'altro? Gli adulti non conoscono il parkour e lo identificano
come attività estrema praticata per trasgredire. Questo atteggiamento spinge i giovani a farlo solo per spirito di
trasgressione. Il parkour è una disciplina per un continuo confronto con se stessi, per stabilire un profondo rapporto con il
proprio corpo e per sperimentare i propri limiti.
TATUAGGI - Per l'adolescente il corpo è una lavagna su cui tracciare il proprio identikit. Tatuarsi è un modo per capire se
stesso, per piacersi e per affermare la propria individualità. Nel passaggio verso un corpo adulto che si può gestire come si
vuole, il tatuaggio diventa una scelta consapevole per affermare una personalità in via di costruzione e l'appartenenza ad un
gruppo o alla tribù. Non stupisce che oggi, in una società in cui famiglia e istituzioni sono in crisi, i giovani scelgano i
tatuaggi tribali.
CYBERSEX - Il termine cyber-sex (sesso virtuale) definisce un tipo di attività sessuale a cui partecipano due o piu' persone
collegate fra di loro tramite una rete informatica. I partecipanti simulano di avere rapporti sessuali mediante l'utilizzo di
strumenti informatici e telematici. Descrivendo le proprie azioni e, rispondendo al partner in forma prevalentemente scritta,
stimolano le proprie fantasie sessuali ed esprimono all'altro le proprie sensazioni. Il cyber-sex può includere una reale
masturbazione, anche mediante l'uso di giocattoli sessuali.
DROGHE - L'uso di sostanze è uno dei modi per esprimere e sperimentare se stessi. È un mezzo per trasgredire le regole
sociali imposte dall'adulto. Il fenomeno è complesso, eterogeneo ed esteso. Diversi sono i modi di assunzione e di consumo.
L'età media si è abbassata. La droga ha assunto un valore socialmente differente. Le sostanze assunte per via nasale, orale o
fumate non sono più vissute come emarginanti, soprattutto se assunte durante feste private o in discoteca. E questo annulla
la consapevolezza dei rischi legati all'assunzione.
ALCOL COME FACILITATORE DELLE RELAZIONI SOCIALI - L'uso dell'alcol facilita le relazioni sociali, diventando uno strumento
per sentirsi più sicuri e per mettersi in gioco. Rappresenta, inoltre, un aiuto per aprirsi al mondo e mostrare i propri
sentimenti.
AMORE E SENTIMENTI - Dalle ricerche condotte dall'Istituto di Ortofonologia emerge che i ragazzi tra i 14 e i 18 anni vivono
il sesso e l'amore con passione, spontaneità e spesso con superficialità. Credono di sapere tutto, ma sono poco informati. I
più fortunati ne parlano con i genitori (35%), soprattutto con le madri (27%) e solo l'8% con i padri. Sono ancora tanti
quelli che sono vittime dei luoghi comuni, quelli che non sanno ancora abbastanza di contraccezione, di malattie sessualmente
trasmesse, di aborto. Il 60% dei ragazzi chiede che si parli di sesso a scuola, a partire dalle medie, e che a farlo sia
personale specializzato esterno (80%). Questa richiesta è generalmente condivisa dagli insegnanti, ma osteggiata dai
genitori.
IMMAGINE COORPOREA E DISORDINI ALIMENTARI - Anoressia e bulimia sono in Italia la prima causa di morte per malattia tra le
giovani tra i 12 e i 25 anni (circa 200 mila donne). Il rapporto con il proprio corpo è critico fino ad almeno 18 anni.
L'attenzione e la percezione del proprio corpo, inteso anche come aspetto intellettuale, inizia a manifestarsi
anticipatamente, già dagli 11 anni e molte ragazze cominciano a manifestare disturbi già a 10-12 anni Il rischio di contrarre
disturbi nel comportamento alimentare è presente nell'11% dei giovani. Forte l'impulso alla magrezza e all'ascetismo
(distacco dal mondo e dai piaceri terreni), che riguarda principalmente le ragazze dai 12 ai 16 anni. Il fenomeno dei
disturbi del comportamento alimentare è approdato anche su internet con i siti, i forum e i blog pro-ana (pro-anoressia). Qui
l'anoressia è una vera filosofia di vita in cui si venera la dea 'Ana', la madre anoressia, e si proclama uno stile di vita
alternativo, il cui obiettivo principale è la liberazione totale dalla dipendenza dal cibo. Sono comunita' virtuali, dove gli
utenti, per lo più di sesso femminile, discutono e si sostengono nel perseguimento della magrezza assoluta. In realtà sono un
grido di aiuto, la denuncia di una società malata di 'non amore'.
SFIDUCIA NEGLI ADULTI E NELLA SOCIETÀ - I ragazzi non hanno stima negli adulti. Il 70% tra loro non ha alcuna fiducia
nell'impegno dei politici e delle istituzioni nei loro confronti. Il risultato è una filosofia di vita basata sul 'qui e
ora', con scarso investimento nel futuro e su se stessi. In generale, i ragazzi avvertono che gli adulti li responsabilizzano
a parole, ma solo per deresponsabilizzare se stessi e senza una reale fiducia e un reale impegno nei loro confronti. Molti
dei loro comportamenti nascono da un disagio sociale.