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Adolescenza e comportamenti di abuso alcolico: fattori psicologici

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Adolescenza e comportamenti di abuso alcolico (Binge Drinking)

A cura dott.ssa Valentina Dorotoni


Sebbene il consumo alcolico negli adolescenti italiani risulti inferiore a quello dei coetanei nordeuropei e anglosassoni, recenti statistiche mostrano un cambiamento nella loro modalità di assunzione alcolica, più simile a quella di questi paesi, caratterizzati da un consumo di tipo intossicante e inebriante concentrato soprattutto nel weekend.


Molti adolescenti, sempre più spesso bevano più bevande alcoliche durante una sera con lo specifico obiettivo di ubriacarsi (Binge Drinking). Al di là del tipo di sostanza alcolica ingerita, le strategie comportamentali messe in atto con il binge drinking sono essenzialmente finalizzate all’ubriacatura ovvero alla perdita di controllo, fenomeno, questo, che in adolescenza può assumere ulteriori valenze e significazioni in relazione a stili di coping e di adattamento esternalizzanti.


Questo non risulterebbe essere un vero e proprio comportamento di dipendenza, ma bensì un comportamento consapevole fatto in modo programmato in alcune occasioni.


I fattori che spingono a tali comportamenti non sono ancora del tutto chiari, esistono ovviamente aspetti legati alla personalità, all’autostima e alla percezione di autoefficacia che in qualche modo predispongono più o meno un giovane a tale atteggiamento.


Alcune ricerche hanno individuato tra i tanti fattori due componenti principali nella determinazione di un binge drinker: la socializzazione e componenti emotive. Esse sembrerebbero giocare una forte influenza sul comportamento di Binge Drinking.


In particolare la socializzazione sembra agire direttamente sul fenomeno di binge drinking, ed è un fattore che, senza mediatori, spinge a un comportamento di assunzione eccessiva di bevande alcoliche in un breve lasso di tempo. Essa, inoltre, sembra influenzare anche il comportamento di disinibizione sessuale, favorendo quindi il desiderio di trasgredire, di sentirsi più attraenti o ancora avere migliori prestazioni ed essere più reattivo a livello sessuale. La disinibizione sessuale è a sua volta influenzata dal comportamento di binge drinking per cui il maggiore consumo alcolico la favorisce. Il bisogno di socializzazione e l’appartenenza a un gruppo sono aspetti rilevanti nei giovani. Stare in compagnia, oltre a dare loro maggiore sicurezza, li porta ad assumere comportamenti che li facciano sentire parte integrante del gruppo. Secondo Cox e Klinger (2004) il desiderio di facilitare le relazioni sociali è una motivazione fondamentale per l’esordio del binge drinking. Quest’ultimo, infatti, è un fenomeno di gruppo, com’è spesso dimostrato dall’invasione di grandi spazi pubblici da parte dei giovani.
 

Dall’altra parte le emozioni negative influenzano l’adolescente favorendo l’esordio di tali comportamenti. Sembra che una soluzione per fronteggiare gli stati d’animo tipici di questa fascia di età, quali il senso di malessere e insoddisfazione generale, sia quella di bere alcolici. Questo dato sembra di particolare interesse poiché nel modello la regolazione delle emozioni negative non sembra avere una relazione con il desiderio di socializzazione, agendo in modo indipendente sul comportamento di binge drinking. Quindi il consumo alcolico verrebbe attuato per regolare le emozioni negative aldilà di aspetti sociali.


In particolare le ragazze che ricorrono al binge drinking lo farebbero soprattutto per fuggire da stati depressivi e di solitudine, considerando l’alcol come una sorta di rimedio da stati d’animo negativi. I ragazzi invece si aspetterebbero dall’ubriacatura del binge drinking soprattutto un mezzo per divertirsi, star bene con gli altri e integrarsi socialmente.


In sostanza, sembrerebbe che il desiderio di socializzazione e la presenza di emozioni negative, dall’altro, spingono gli adolescenti ad assumere grosse quantità di alcol in tempi brevi al fine di essere maggiormente liberi da inibizioni.
 

L’alcol quindi, al pari delle droghe leggere, offre all’adolescente con un ancora fragile e frammentato senso di identità, una modalità “immediata” e apparentemente “a costo zero” di sperimentare sollievo, disinibizione e benessere allontanandolo da problemi, insicurezze e sentimenti di inadeguatezza personali.


(...omissis...)


copia integrale del testo si può trovare al seguente link: http://www.studiopsicoterapiadorotoni.it/adolescenza-e-alcol/


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)