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Agrigento: dal Sert notizie preoccupanti sull'età dei nuovi bevitori

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Fenomeno in crescita Alcol e giovani.
Dal Sert notizie preoccupanti sull'età dei nuovi bevitori
Sempre più giovani si avvicinano all´alcool Negli ultimi anni, in base ai dati del Sert di Agrigento, si è registrato un massiccio aumento

del numero dei giovani che fa uso (ed abuso) di alcolici. Si tratta di ragazzi tra 14 e 18 anni e si stima che il primo bicchiere viene

assunto anche da giovani di 11 e 12 anni. Tendenzialmente le nuove generazioni fanno uso di drink costituiti da alcolici e frutta. Dannose le

conseguenze che un uso improprio della sostanza alcolica arreca al corpo e alla mente dei giovani. Un dato preoccupante che affonda le sue

radici in un cambiamento di tipo culturale. Tempo addietro l'assunzione di alcol era inserita in un contesto prettamente alimentare, oggi

invece, va consolidandosi un atteggiamento di tipo nordico che accosta l'uso della sostanza a contesti di svago. La noia dei giovani e la

possibilità di viaggiare favorisce così l'importazione e il rafforzamento di certi modelli di comportamento.
Negli ultimi anni ad Agrigento, come in gran parte dell'Italia, l'alcol viene utilizzato per raggiungere uno stato di "sballo" che sblocca i

freni inibitori e permette ai giovani di superare certe caratteristiche caratteriali, come per esempio la timidezza. L'aumento dell'uso di

alcol è soprattutto legato ad un mancato controllo: gli esercenti vendono indiscriminatamente le bevande ad adulti, adolescenti e minorenni.

Facilmente acquistabile, anche con pochi euro, l'alcol viene volgarmente chiamato "la droga dei poveri".
Il dott. Renato Andriani, direttore di servizio tossicodipendenze del Sert di Agrigento, ha spiegato quali sono gli effetti dell'alcol sui

giovani "Qualsiasi tipo di assunzione di alcol è dannosa per l'organismo: colpisce il fegato, la circolazione, il cuore e agisce sul cervello

provocando dei cambiamenti di percezione. L'alcol viene utilizzato anche come automedicazione, per combattere anche certe situazioni di

disagio". I piccoli bevitori giungono al Sert attraverso le famiglie che sono al corrente della situazione dei figli, o per segnalazioni che

arrivano dal Tribunale dei minori. "... Molto spesso- aggiunge il dott. Andriani- i genitori non si accorgono che i figli "bevono"; i

quattordicenni, per esempio, rientrano a casa in tarda notte e la famiglia non si rende conto del figlio che fa uso di sostanze. Disponiamo

di una visione informale sugli adolescenti, perché i giovani che arrivano al Sert rappresentano solo una minoranza: il resto vaga per le

strade. Basta passare dalla via Atena, o da San Leone, per accorgersi del fenomeno" . La tendenza sta coinvolgendo anche le ragazze, che

normalmente non rientravano a far parte di certi contesti.
Come spiega il dott. Andriani si operano due distinzioni fondamentali "... l'alcolista che inizia a bere dopo i 18 anni ha già avuto uno

sviluppo completo e la sostanza alcolica non intacca profondamente la personalità del soggetto, anche se la trasforma. Invece, i ragazzini,

che cominciano a bere, crescono con dei sistemi di percezione e risposta che sono errati, perché sono falsati dall'alcol".
Per informare le nuove generazioni dei rischi e dei pericoli dell'alcol, il dott. Andriani ha proposto di installare degli stand di

informazione nei punti strategici della città. Chiara Dirotta