Agripolitica: basta terrorismo contro il vino
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È calato il sipario sui vini novelli a Verona. Un decreto ministeriale ne concede, infatti, la commercializzazione ogni anno dal primo minuto del 6 novembre, ma la città scaligera da due stagioni ha il diritto di stappare il "vin novo" un giorno prima. È la festa del Novello che da due anni si è trasferita da Vicenza a Veronafiere. Vino giovane e dal sapore fruttato, questo prodotto è pronto già 40 giorni dopo la vendemmia e deve essere bevuto entro breve tempo, meglio se già prima di Natale per mantenere inalterate le sue giovani caratteristiche. "Figlio" ma non parente del Beaujoleis nouveau francese, il Novello ha fatto la sua comparsa in Italia nei primi anni Ottanta. Dal primo censimento dei vini novelli del 1982, quando si contavano soltanto 26 aziende interessate a questo prodotto - che se non altro garantisce denaro fresco immediato -, la produzione 2009, nonostante la generalizzata contrazione dei consumi alimentari, è uguale o di poco inferiore a quelle del 2008. I produttori sono 236, dieci in meno dello scorso anno, con un calo minimo del 4%. Lo stesso trend in termini di bottiglie: saranno 9.163.455 rispetto alle 9.567.842 prodotte l'anno scorso (-4%) e un fatturato presunto di 42.303.622 euro. Il Veneto, secondo il ministero delle Politiche agricole, è ancora in testa alle regioni italiane per produzione di Novello, con 3 milioni di bottiglie nel 2008. Seguono il Trentino, con 1,2 milioni, la Toscana con 933 mila bottiglie, la Sardegna con 882 mila bottiglie, l'Emilia Romagna con 732 mila bottiglie, la Puglia con 456 mila e il Friuli Venezia Giulia con 447 mila. Solo l'Emilia Romagna (+37%), l'Abruzzo (+15%) e il Piemonte (+2%) mostrano un aumento della produzione nella campagna 2009. Il meglio della produzione italiana di novello è, dunque, stata in vetrina giovedì e venerdì scorsi ad "Anteprima Novello" alla Gran Guardia di Verona. Un appuntamento che ha offerto al ministro delle Politiche agricole Luca Zaia un intervento a difesa del bere bene e consapevole. «Sono convinto - ha osservato Zaia - che questo terrorismo che si sta facendo sul vino, e che pagano i nostri viticoltori per mettere la coscienza in pace a qualcuno, non serve a nulla. Solo il 2,09% degli incidenti stradali avviene per cause di ebbrezza: ciò vuol dire che il 98% avviene per altri motivi. I dati ufficiali ci dicono che il 18% degli incidenti vengono provocati dal mancato rispetto delle regole, il 12% dalla disattenzione e così via». «Mi chiedo - ha concluso Zaia - perchè nessuno si preoccupa dell'incidenza dei farmaci anche quelli da banco come gli analgesici, gli antidolorifici che procurano sonnolenza e nelle indicazioni sottolineano di stare attenti alla guida». Infine, sono «stabili e variano tra i due e i dieci euro a bottiglia, con una media di 5 euro», i prezzi di vendita delle 9 milioni di bottiglie di vino novello prodotte nel 2009, in vendita a partire in negozi, ristoranti, enoteche, winebar e vinerie. È quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che il vino da bere giovane dovrà essere consumato entro i prossimi sei mesi, termine consigliato perchè il primo vino dell'annata ad essere imbottigliato mantenga inalterate le proprie caratteristiche. Il fatturato del vino novello, ricorda la Coldiretti, raggiungerà nel 2009 un valore superiore ai 40 milioni di euro.