AICAT: oltre l'emergenza,la necessità di cambiare approccio
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Il dibattito innescato dalle sempre più numerose ordinanze dei Comuni, in ogni angolo d'Italia, sul problema della somministrazione e vendita degli alcolici ai minori di 16 anni rischia di alimentare l'atavica passione degli italici a dividersi tra guelfi e ghibellini sul fuorviante e fasullo problema della proibizione/repressione, facendo perdere di vista altre questioni reali che sono sul tappeto:
1) La necessità di individuare e far valere, anche sul piano delle sanzioni, il principio della non impunità circa la responsabilità etica ma anche concretamente sociale che esiste in atti rilevanti sul piano legale e giuridico quali il somministrare, vendere o cedere bevande alcoliche ai minori di 16 anni.Le attuali ordinanze comunali sembrano riprendere e reinterpretano in maniera attualmente più rigorosa e coerente quanto l'art.689 del C.P. già prevedeva.
2) In sintonia con il recente documento AICAT su Alcol e salute pubblica e con quanto affermava su questa Rassegna qualche giorno fa Luigino Pellegrini, l'urgenza che lo Stato italiano si allinei alle indicazioni di salute pubblica che l'OMS e l'UE da tempo evidenziano come efficaci per il contrasto dell'impatto dei problemi alcolcorrelati nella comunità locale.
3) Lo scaricabarile insopportabile delle responsabilità sui giovani da parte degli adulti, che dovrebbero porsi in discussione per la disinformazione o peggio la manipolazione dell'informazione, la promozione e l'incentivazione dei consumi di alcol soprattutto tra pre-adolescenti e minorenni, sia con campagne pubblicitarie mirate ed altamente seduttive e sia con comportamenti irresponsabili.
4) In particolare, la sottovalutazione del ruolo della famiglia e di altre cruciali agenzie educative quali la scuola nel veicolare messaggi permissivi, superficiali e spesso pericolosamente banali in quanto improntati ai peggiori luoghi comuni nel promuovere l'iniziazione al consumo di alcolici nei bambini.
L'AICAT,associazione che coordina a livello nazionale l'azione dei Club degli Alcolisti in Trattamento, ritiene che vada chiusa la stagione fallimentare degli interventi adottati sull'onda dell' emergenza continua e sottolinea la necessità improrogabile di adottare strategie di intervento che da un lato permettano un efficace contrasto dei consumi (e dei conseguenti rischi/ danni) e dall'altro contestualmente privilegino la sensibilizzazione capillare e la responsabilizzazione di tutta la popolazione nell'adottare stili di vita che promuovano salute.
A tal proposito, l'AICAT si pone al servizio di tutta la comunità per contribuire a realizzare quest'ultimo scopo; ricorda in particolare come i programmi territoriali incentrati sul lavoro dei Club siano una risorsa immediatamente fruibile per un processo di cambiamento della cultura sociale sanitaria nella quotidianità, grazie agli interventi di sensibilizzazione e coinvolgimento attivo della popolazione proposti con lo strumento delle Scuole Alcologiche Territoriali rivolte a tutti i cittadini delle nostre comunità.
Per informazioni e contatti : www.aicat.net .
Aniello Baselice
Presidente AICAT
(Associazione Italiana dei Club degli Alcolisti in Trattamento)