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Alcohol Drinking Awareness: allarme alcol per le ragazze venete, più sono giovani e più bevono

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Allarme alcol per le ragazze venete, più sono giovani e più bevono

Nella fascia di età 11-18 le consumatrici sono ben il 22,4% contro una media italiana del 13%. ''Il problema dell'abuso si lega purtroppo ad

altre dipendenze, che devono essere prese in carico dalla famiglia - ha sostenuto l'assessore Sernagiotto - perché dove tiene la famiglia e

la comunità è dimostrato che le dipendenze sono meno diffuse''
L'alcol e' la prima causa di morte in Europa per i giovani tra i 18 e i 25 anni. La situazione allarmante per quanto riguarda le regioni

Veneto, Friuli-Venezia Giulia e il land austriaco della Carinzia che hanno assieme realizzato il progetto A.Dri.A (Alcohol Drinking

Awareness), ''Disagio giovanile e problemi alcool-correlati: conoscenza, innovazione e sperimentazione'', inserito nel programma

transfrontaliero Interreg IV Italia-Austria, iniziato nel 2008 e terminato ora, presentato a Villa Manin di Passariano. Erano presenti ai

lavori gli Assessori regionali ai servizi sociali del Veneto Remo Sernagiotto, del Friuli Vladimir Kosic e della Carinzia Christian Ragger.
I dati a disposizione testimoniano le dimensioni davvero preoccupanti della situazione: i giovani consumatori di alcol tra gli 11 e i 18 anni

nel Veneto sono pari al 24,5%, contro una media nazionale del 22,4%; nella classe d'eta' tra i 19 e i 24 anni lo scostamento e' ancora piu'

rilevante: i giovani maschi a rischio in Veneto sono il 38,3% contro il 25,3% della media nazionale, le giovani donne sono il 18,6% in Veneto

contro il 10,4 in Italia.E' stato sottolineato da parte degli operatori l'aspetto che riguarda specificamente le giovani venete: piu' sono

giovani e piu' bevono, tanto che nella fascia 11-18 le ragazzine consumatrici di bevande alcoliche sono ben il 22,4% contro una media

italiana del 13%.''Il progetto presentato dalle tre regioni - ha detto Sernagiotto - e' un lavoro importante e diventera' senza dubbio uno

strumento efficace per scambiare le conoscenze, fare il punto sull'efficacia dei servizi erogati nei territori, dar vita ad azioni comuni di

promozione e protezione della salute. Fare rete e' la strada maestra per prevenire il fenomeno del consumo giovanile di alcol. Una delle

caratteristiche piu' interessanti del progetto oltre alla messa a punto di un comune sistema di qualita' delle pratiche di prevenzione, cura

e assistenza, e' l' accoglimento e la realizzazione in ogni regione partner della metodologia della ''Peer Education'', sono cioe' i giovani

stessi a svolgere un'azione educativa nei confronti dei loro coetanei''. Sernagiotto ha ricordato le azioni d'intervento che caratterizzano

il Veneto in quest'area: dalla presenza delle unita' mobili nei luoghi d'aggregazione giovanile, all'utilizzo della comunicazione

multimediale tra cui l'uso sistematico dei social network, secondo gli stili comunicativi delle nuove generazioni, e in particolare la

creazione di una WebTV (www.fuoritv.it), che occupandosi di tendenze giovanili nell'area dell'intrattenimento, del divertimento e del

consumo, arrivi, creando una comunita' virtuale, ai temi della prevenzione. L'assessore ha concluso il suo intervento sostenendo che ''il

problema dell'abuso nel consumo di alcol per i giovani e giovanissimi si lega purtroppo ad altre dipendenze, non ultima quella dal gioco

d'azzardo e da internet che devono essere prese in carico dalla famiglia - ha sostenuto - perche' dove tiene la famiglia e la comunita' e'

dimostrato che le dipendenze sono meno diffuse''.