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"Alcohol Hangover Research Group": la scienza analizza i meccanismi della sbronza

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Ecco perché se beviamo siamo sbronzi (e se ribeviamo il giorno dopo ci passa)
Ma attenzione, perché questo è il primo passo per diventare alcolizzati


Se alzate troppo il gomito, il giorno seguente di solito vi svegliate con un cerchio alla testa, avete bisogno di silenzio intorno a voi e vi chiedete: «perchè i postumi di una sbornia mi fanno giurare che non berrò mai più e poi invece ci ricasco sempre?». Lo scorso fine settimana a un insolito gruppo di scienziati si è ritrovato a Seattle per rimuginare su questi interrogativi nel corso dell’evento di ricerca sulla sbornia “Alcohol Hangover Research Group“. Il logo della manifestazione è una pinta di birra vicina a un bicchiere di vino rovesciato.


I POSTUMI - I postumi da sbornia, anche se non sono proprio una priorità nell’ambito della ricerca, possono dirci molto sul cervello, sulle nostre viscere e sulle malattie legate all’alcol, in parole povere: «dimmi come ti svegli la mattina dopo una sbronza e ti dirò chi sei». The Atlantic ha intervistao Richard Stephens, professore di psicologia presso la Keele University che ha partecipato alla riunione e professore di psicologia presso la Keele University (UK). Durante l’evento i ricercatori hanno analizzato gli aspetti cognitivo di una sbronza: «se ci si ubriaca, la memoria funziona normalmente?».


Stephens crede che i postumi di una sbornia siano il freno naturale che ci impedisce di ubriacarci troppo, ma uno serie di studi statunitensi in realtà hanno dimostrato che gli alcolisti tendono ad avere postumi più pesanti rispetto a chi non beve abitualmente, anche quando non hanno bevuto quantità esagerate di alcol. Uno degli aspetti da considerare è il modo in cui l’alcol viene metabolizzato, infatti quando si beve vi è un enzima che rompe l’etanolo presente nell’alcol trasformandolo in metaboliti. Però nelle bevande alcoliche vi sono piccole quantità di altre sostanze, come il metanolo, che ci fa stare male.


La sbornia quindi è data dalla produzione di formaldeide e acido formico, che avviene circa 10 ore dopo aver bevuto. Gli enzimi del vostro corpo preferiscono smontare prima l’etanolo e poi il metanolo: ciò significa che quando si è in fase di sbornia, se si beve altro alcol il vostro corpo smette di smantellare il metanolo e quindi smettete di sentirvi male, «questo è uno dei fattori di rischio che possono portare all’alcolismo», ha detto Stephens. Anche la sensazione di gonfiezza ce si ha il giorno dopo uan sbronza è una reazione dell’organismo, una risposta immunitaria.

 

I RIMEDI - Stephens pensa che fino ad ora gli studi sugli effetti della sbornia a livello cognitivo siano stati lacunosi e quello che interessa di più al suo gruppo di ricerca ora è capire gli effetti dell’alcol sul funzionamento esecutivo delle azioni delle persone. Per eliminare gli effetti della sbornia, un metodo classico è la colazione inglese, perché contiene molto glucosio e carboidrati che ripristinano i livelli di zuccheri nel sangue. Stephens ha detto che il suo ambito di ricerca non ha nessuna influenza sulla quantità di alcol che beve le volte che gli capita di fare serata, ma quello che gli impedisce di ubriacarsi troppo è il fatto che non gli piace avere la mente offuscata e che comunque quando beve crede di essere in quel 22 – 23% di persone che non hanno postumi da sbronza, se non occasionale.


(...omissis...)


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://www.giornalettismo.com/archives/1532873/ecco-perche-se-beviamo-siamo-sbronzi/


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)