Alcohol Prevention Day 2010: per una prevenzione libera ed eticamente sostenibile
alcol alcologia prevenzione
Lo strazio della verità e del valore della vita cui assistiamo impotenti ormai da anni rispetto all'intreccio micidiale tra alcol e assenza di sicurezza ci spinge, per rispetto della giustizia e della tutela della vita,a rinnovare con fermezza e ostinazione un grido di denuncia sullo scempio perpetrato ai danni dell'evidenza scientifica relativa ai rischi e ai danni legati al consumo di alcol in nome e per conto del profitto.
In tutti suoi documenti scientifici, l'Organizzazione Mondiale della Sanità ribadisce costantemente che non esiste alcuna soglia di consumo di alcol che sia associabile all'assenza di rischio per la salute e l'incolumità e che il consumo di alcol non può essere incoraggiato come fattore di promozione dell'accrescimento del benessere psicofisico delle persone.
In Italia si assiste con sincera preoccupazione non più soltanto alla solita mera banalizzazione o minimizzazione di tali affermazioni, in una palude di ambigui distinguo e di pericolose corbellerie pseudoscientifiche, ma ad una strategia sempre più aggressiva di discredito di tali evidenze attraverso campagne mediatiche martellanti, incentrate su dichiarazioni di noti opinion leaders del mondo della politica e della medicina da rotocalco - le cui competenze in campo alcologico sono tutte da dimostrare - che comunque e sempre mirano dritto ad accreditare alcune tesi di indubbio impatto popolare:
a) bere due bicchieri di vino, magari accompagnati da un grappino, non crea problemi alla sicurezza nella guida ;
b) bere durante la gravidanza non comporta alcun rischio per la salute del concepito;
c) bere bevande alcoliche accresce sempre e comunque i fattori di protezione della salute, sia del cuore e della circolazione sia per la prevenzione dei tumori.
d) che il vino, bevanda ancora molto usata dagli italiani e quindi coinvolta anche nelle patologie e nelle problematiche che investono ogni anno almeno 6 milioni dei nostri concittadini e causano circa trentamila morti, sia al di sopra di ogni sospetto di nocività rispetto agli altri tipi di bevande alcoliche.
E' bene ricordare che tali affermazioni non trovano alcun riscontro nella stragrande maggioranza degli studi scientifici recepiti e validati dalla massima autorità internazionale nel campo della salute che è l'OMS.
A questo punto non è più tollerabile che su temi che implicano la sicurezza, la salute e la libertà di centinaia di migliaia di persone, con costi sempre più insopportabili in tema di mortalità, disabilità e malattie, sia consentito a chiunque rivesta ruoli di responsabilità politica, scientifica e culturale di improvvisarsi disinvolto comunicatore in ambiti in cui non è nota e documentata la sua competenza specifica e su argomenti di cui non si forniscano referenze scientifiche riconosciute come universalmente attendibili in quanto rintracciabili negli studi elaborati dai massimi organismi scientifici internazionali .
Né è parimenti accettabile che un'informazione obiettiva, ancorata ai principi del rigore scientifico, possa essere supportata o sponsorizzata dal mondo della produzione, pena un insanabile conflitto di interessi che investe non pochi opinion leaders scientifici e culturali noti nel mondo della comunicazione sociale e non solo.
Un' efficace e concreta cultura della prevenzione alcologica non può inoltre non fare i conti con la vergognosa agonia in cui giace al Senato il Nuovo Codice della Strada in cui dovrebbero essere recepiti importanti provvedimenti su alcol e sicurezza stradale. Né tacere sul fatto che i luoghi di lavoro siano teatro di morte anche a causa dell'abitudine ancora incontrastata di consumare alcolici,che rappresenta un elevato fattore di rischio per la sicurezza e l'incolumità dei lavoratori .
In occasione dell'Alcohol Prevention Day,che si celebra ogni anno come evento culminante del Mese della Prevenzione Alcologica, l'AICAT,associazione che coordina la più ampia rete italiana di comunità multifamigliari formate da cittadini sensibili ai temi della protezione e promozione della salute, chiede con forza che le autorità governative e scientifiche competenti tutelino in Italia il prestigio e l'autorevolezza del ruolo e del lavoro svolto dall'OMS, assicurando con chiarezza opportuno sostegno alle agenzie ed alle organizzazioni da essa riconosciute e/o ad essa in vario modo collegate per l'impegno profuso sul piano della qualità e dell' attendibilità della comunicazione scientifica legata alla protezione e promozione della salute in tema di alcol e problemi alcolcorrelati .
Salerno, 27 aprile 2010
Il Presidente AICAT Aniello Baselice