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Alcohol: studio sugli effetti dell'alcol a livello cerebrale

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Alcol: dall'Argentina un approfondimento sul "dopo sbornia"

Il consumo eccessivo di alcol è un problema diffuso a livello globale e per questo la conoscenza dei disturbi e dei danni che esso causa è ampia e in continua crescita. Tuttavia si sa molto poco del cosiddetto "dopo sbornia" e degli effetti che l'etanolo ormai smaltito ha sull'organismo. Spesso infatti i termini dopo sbornia e astinenza vengono confusi e utilizzati indifferentemente. Negli umani, il dopo sbornia inizia quando non ci sono più tracce di etanolo nel sangue e si definisce come la somma di sgraditi sintomi fisici e psicologici come mal di testa, diarrea, stanchezza, tremore associato a ridotte perfomance cognitivie, visive e spaziali. Ipo-attività e ansia sono state rilevate anche in studi animali nei quali il campione era stato trattato con elevate quantità di etanolo.
Un gruppo di scienziati argentini ha quindi voluto stabilire gli effetti del dopo sbornia acuto sulle perfomance motorie e sul metabolismo energetico della corteccia cerebrale di un campione di sei topi. Il campione è stato suddiviso in due gruppi, uno trattato con soluzione salina, l'altro con un'elevata dose di etanolo, analizzati sei ore dopo la somministrazione delle sostanza. Il gruppo trattato con etanolo ha mostrato cattive perfomance motorie e un apporto di ossigeno alla corteccia cerebrale più basso del 34% rispetto al gruppo di controllo.
Questi risultati, osservano gli autori dello studio, indicano che l'evidente diminuzione della forza motrice nei mitocondri della corteccia cerebrale che si verifica nel corso del dopo sbornia potrebbe essere associata con disfunzioni di questi stessi mitocondri e sul metabolismo energetico di questa parte del cervello. Sono dunque necessari ulteriori studi, conlcudono gli scienziati, per determinare il meccanismo molecolare degli effetti causati dal dopo sbornia e per comprendere l'associazione tra l'indebolimento motorio e il metabolismo energetico del cervello.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)