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Alcoholism: Clinical and Experimental Research, caratteristiche di personalità e vulnerabilità all'alcol

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Differenze di temperamento e vulnerabilità all’alcol: uno stretto legame

Gran parte delle ricerche scientifiche che riguardano la vulnerabilità al consumo di alcol si focalizza sull’adolescenza, periodo in cui vi possono essere le prime sperimentazioni di sostanze psicoattive e la personalità dell’individuo è in corso di definizione. Gli autori di uno studio che sarà pubblicato su Alcoholism: Clinical & Experimental Research, affermano che la maggior parte dei fattori di rischio che riguardano l’uso di alcol, trovano le loro radici molto prima dell’adolescenza e hanno realizzato una delle ricerche longitudinali più ampie disponibili, per tentare di comprendere i primi predittori di rischio che sarebbero già presenti nella prima infanzia. Gli autori, affiliati a varie università inglesi e americane, hanno utilizzato i dati dell’Avon Longitudinal Study of Parents and Children (ALSPAC), un vasto studio epidemiologico inglese condotto su donne che hanno partorito tra il 1991 ed il 1992. I bambini (6.054 maschi e 6.143 femmine) sono stati seguiti longitudinalmente, e sono stati valutati i tratti di temperamento, attraverso l’uso di strumenti adatti all’età, in sei tempi diversi, da 6 a 69 mesi. Il temperamento rappresenta la base della futura personalità e si manifesta in termini di reattività fisiologica e di processi regolatori dell’organismo. Secondo i ricercatori, il temperamento è anche strettamente collegato alla vulnerabilità all’uso di alcol in anni successivi. Dai risultati dello studio emerge infatti che è possibile identificare stili temperamentali, prima dei 5 anni di età, che possono essere predittivi dell’uso di alcol in adolescenza. In particolare, è risultato che sia le difficoltà emotive e di condotta così come, all’opposto, la troppa facilità nell’instaurare relazioni sociali, ad un’età molto precoce, sono tratti con alte percentuali di rischio verso i problemi legati all’alcol. Gli stessi autori sottolineano però come i bambini che presentano questi tratti non siano predestinati ad un futuro da alcoldipendenti, quanto piuttosto che possa essere estremamente utile insegnare loro a gestire i loro “eccessi” per essere meno vulnerabili alla dipendenza da alcol.
 

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)