Alcoholism: Clinical and Experimental Research, l'alcol incentiva la micro-criminalità
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Adolescenti: l'alcol incentiva la micro-criminalità
La relazione tra alcol e criminalità è stata ampiamente provata tra gli adulti, ma lo studio condotto da un team di ricercatori americani e
pubblicato sulla rivista Alcoholism: Clinical and Experimental Research mostra che anche gli adolescenti ne sarebbero pesantemente
influenzati.
Utilizzando i dati provenienti da 4 serie successive di interviste dello Studio Nazionale Longitudinale sulla Salute degli Adolescenti negli
Stati Uniti per un totale di circa 60.000 interviste, i ricercatori statunitensi hanno analizzato la relazione tra consumo di alcol e
criminalità nel periodo che va dall'adolescenza alla prima età adulta.
È emersa una forte associazione positiva tra i due fattori, valevole sia nei maschi che nelle femmine. Per entrambi i sessi infatti, un
maggiore consumo di alcol corrispondeva ad una più alta probabilità di commettere un furto o una violazione di proprietà privata o di subire
un furto in prima persona. Questo studio - spiega Michael French, co-autore dello studio e docente presso l'Università di Miami - evidenzia
la pericolosità del fatto che, adolescenti già attivi da un punto di vista del compimento di atti illeciti, possano diventare criminali di
professione in età adulta.
Secondo i ricercatori, i risultati devono suonare come un importante campanello d'allarme per le istituzioni pubbliche, i genitori e gli
educatori affinché si diffondano pratiche di prevenzione contro l'assunzione di alcolici da parte dei teen-agers, impedendo quindi anche gli
atti di microcriminalità ad essa associati. In questo senso il Dipartimento Politiche Antidroga è già attivo in Italia dal 2010 con programmi
rivolti alla popolazione e che hanno l'obiettivo è di aumentare le abilità educative di genitori e insegnanti per meglio identificare e
disincentivare l'uso di sostanze come l'alcol e le droghe tra i più giovani.
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)