338-1938888 o 331-2460501/2/3 o 0172-55294[email protected]

News di Alcologia

Alcoholism: Clinical And Experimental Research, ricaduta e condizionamento

cufrad news alcologia alcol alcolismo Alcoholism: Clinical And Experimental Research, ricaduta e condizionamento

Alcol: il ruolo dei fattori di condizionamento nella ricaduta nella dipendenza

E' noto che senza trattamento psicoterapeutico e/o farmacologico, individui dipendenti da alcol e droghe hanno maggiori probabilità di fallire nell'interrompere l'uso di queste sostanze. Normalmente, sono due gli elementi coinvolti nel perpetuarsi della dipendenza: l'effetto di ricompensa della droga e il rilievo della reazione il tentativo di alleviare i sintomi di astinenza dalla sostanza.Nei modelli animali di auto-somministrazione continua di alcol, fattori che possono contribuire al proseguimento dell'assunzione sono due: gli effetti di ricompensa e le condizioni contestuali (l’ambiente circostante) che si verificano nel corso dell'auto-somministrazione stessa.
Uno studio, realizzato da un team di ricerca statunitense e cileno, ha tentato di comprendere il contributo relativo di questi fattori sul proseguimento della pesante auto-somministrazione di alcol.  Come indicazione della ricaduta, ha analizzato se la totale abolizione degli effetti di ricompensa dell'etanolo, mostrata negli animali naive attraverso la somministrazione di un vettore genico anticatalase, riduca l'assunzione anche negli animali che sono diventati dipendenti dall'etanolo dopo 60 giorni di auto-somministrazione di alcol. Il vettore anticatalase infatti bloccherebbe la formazione di acetaldeide, un metabolita dell’etanolo, con comporta una abolizione della sensazione di ricompensa. Per la ricerca, è stato utilizzato un campione di ratti abituati a consumare elevate quantità di alcol e un campione di ratti naive. I dati indicano che la somministrazione del vettore anticatalase nell'area tegmentale ventrale di animali naive ha bloccato la sensazione di ricompensa e l’auto-somministrazione di alcol, mentre lo stesso vettore è rimasto inattivo nei ratti che erano stati condizionati a ingerire etanolo per più di due mesi e dunque “dipendenti” da questa sostanza. Tuttavia se nell’alcol veniva aggiunta una sostanza amara (dunque una modifica delle condizioni  di assunzione) si ristabiliva l’effetto di inibizione del bere.
Questi dati, pur se su un modello animale, evidenziano l'importanza dei fattori di condizionamento nella ricaduta all’uso e suggeriscono che solo abolendoli o rendendoli insensibili, e associandoli ad interventi farmacologici di lunga durata per ridurre la ricompensa dell'etanolo, si possono ottenere effetti che si protraggono nel ridurre l'auto-somministrazione di alcol.

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)