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Lo stato d'animo influisce sull'assunzione dell'alcol
Fonte: Alcoholism: Clinical and Experimental Research
Titolo originale e autori: Mood and Implicit Alcohol Expectancy Processes: Predicting Alcohol Consumption in the Laboratory. Alcoholism:

Clinical and Experimental Research, Luglio 2011. In press. -Wardell JD, Read JP, Curtin JJ, et Al
Predire il quantitativo di alcol che verrà consumato con uno studio già in laboratorio. Questo l'obiettivo della ricerca condotta su un

campione di 146 studenti universitari da un team di ricercatori americani e pubblicata sulla rivista "Alcoholism: Clinical and Experimental

Research".
L'ipotesi è che un'aspettativa positiva nei confronti dell'alcol, influenzata da una serie di stimoli interni ed esterni possa influire sui

comportamenti di assunzione dell'alcol. L'umore, secondo il team che ha condotto l'esperimento, sarebbe in grado di fare da moderatore tra

l'aspettativa positiva nei confronti del bere e le quantità ingerite.
Gli studenti partecipanti all'esperimento dovevano completare un compito attraverso il computer che esaminava i tempi di reazione dopo essere stati sottoposti a stimolazioni positive, negative o neutre. Quello che è emerso dai test è che, la manipolazione dell'umore attraverso procedure di stimolazione, non esercitava effetti diretti sul bere mentre il genere (maschile e femminile), e lo stato d'animo agivano sui tempi di reazione legati alle aspettative positive nei confronti dell'alcol e del bere. I risultati dello studio mettono in evidenza quindi la necessità di considerare le differenze di genere rispetto alle aspettative nei confronti dell'alcol, pianificando interventi focalizzati sui processi cognitivi correlati all'uso di questa sostanza.

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)