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Alcoholism: Clinical & Experimental Research: alcolismo e deficit delle funzioni attentive

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Alcolismo: i deficit delle funzioni esecutive possono portare disturbi dell’attenzione

Nelle persone alcol-dipendenti (AD) i deficit neuropsicologici nell’ambito delle capacità attenzionali sarebbero prevalentemente a carico di un network attentivo di livello superiore chiamato controllo esecutivo, associato al funzionamento del lobo frontale del cervello, secondo uno studio pubblicato sulla rivista Alcoholism: Clinical & Experimental Research da un gruppo di ricerca belga.
Si tratta del primo studio che ha indagato le capacità attentive degli AD in modo sistematico: sulla base di un modello validato dell’attenzione, i ricercatori hanno valutato contemporaneamente l’integrità dei tre principali network attentivi: sistemi dell’allerta, dell’orientamento e del controllo esecutivo. I ricercatori hanno reclutato 30 alcol-dipendenti disintossicati durante la terza settimana di trattamento e 30 soggetti di controllo, bevitori moderati (meno di 10 unità alcoliche a settimana), appaiati per età, genere e livello di istruzione. A tutti i partecipanti è stato somministrato l’Attention Network Test per valutare le alterazioni delle capacità attenzionali specificamente legate ai principali network dell’attenzione.

Dai dati è emerso che due network attentivi – dell’allerta e dell’orientamento – risultavano conservati negli AD, mentre sono stati trovati deficit nel funzionamento esecutivo ovvero, l’incapacità di rilevare e risolvere il conflitto tra stimoli rilevanti per il compito che si sta affrontando e le interferenze provocate da stimoli non pertinenti. In pratica, ciò significa che le capacità di reagire in modo corretto e di orientare l'attenzione verso stimoli presenti nell'ambiente (capacità fondamentali per la vita quotidiana), sono ancora presenti negli AD, ma queste capacità attentive di base sono utilizzate erroneamente perché il deficit del controllo esecutivo ne ostacola l’uso adattivo ed efficace. Questo deficit sembra essere associato agli effetti diretti della durata e dell'intensità della dipendenza da alcol sulle regioni frontali del cervello.

Secondo gli autori, a livello clinico, questi risultati mostrano che i programmi terapeutici per gli alcolisti dovrebbero concentrarsi sulla riabilitazione delle funzioni esecutive, come l'inibizione o il controllo dell’impulsività, che potrebbe ridurre il rischio di ricadute.

http://www.dronet.org/comunicazioni/res_news.php?id=3102

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)