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Alcoholism: Clinical & Experimental Research, danni da esposizione prenatale all'alcol

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Danni da esposizione prenatale all'alcol: uno studio prospettico dalla California

L'esposizione prenatale all'alcol è associata ad una serie di anomalie, indicate come disturbi dello spettro fetale alcolico.
Le caratteristiche fisiche della più grave sindrome alcolica fetale (FAS) sono anomalie cranio-facciali (tra cui microcefalia) e difetti di

crescita in peso ed altezza. Tuttavia, si sa poco circa le quantità specifiche di esposizione all'alcol, i modelli di consumo, i tempi di

esposizione, e la grandezza del rischio per ciascuna di queste caratteristiche.
Sawada Feldman e collaboratori del Dipartimento di pediatria della University of California, San Diego, hanno recentemente pubblicato sulla

rivista Alcoholism: Clinical & Experimental Research uno studio che ha indagato questo aspetto.
Utilizzando i dati raccolti da 992 soggetti tra il 1978 e il 2005 in California, i ricercatori hanno esaminato gli schemi ed i tempi di

esposizione prenatale all'alcool in relazione a queste caratteristiche della FAS. Le caratteristiche strutturali sono state valutate da un

dismorfologo che ha eseguito un esame fisico di tutti i bambini. I modelli di consumo sono stati valutati attraverso il numero di drink

giornalieri, il numero di episodi di binge drinking, e il numero massimo di drink consumati dalle madri durante la gravidanza. Il tempo di

esposizione è stato valutato da 0 a 6 e da 6 a 12 settimane dopo il concepimento, e durante il primo, secondo e terzo trimestre.
Questo lavoro dimostra chiaramente che l'alcol bevuto, specialmente gli episodi di binge drinking, durante le prime 7-12 settimane di

gestazione è associato con quattro delle più importanti caratteristiche facciali tipiche della FAS così come la riduzione in lunghezza e peso

alla nascita che sono caratteristici dei bambini con FAS. Questo studio evidenzia chiaramente che non esiste una soglia nel livello di

consumo di alcol che fa scattare queste caratteristiche della FAS ma esiste invece una variabilità da donna a donna che produce queste

caratteristiche nel figlio.
I risultati dello studio rafforzano l'avvertimento che non esiste un livello "sicuro" di consumo di alcol durante la gravidanza. Le donne

devono continuare ad essere avvertite di astenersi dal consumo di alcol durante la gravidanza fin dal concepimento. Questi nuovi risultati,

concludono i ricercatori, possono anche aiutare i medici a quantificare l'importanza della sospensione di alcol il più presto possibile.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)