Alcoholism: Clinical & Experimental Research, studio degli effetti dell'alcol sul sonno
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Alcol: addio a sonni ristoratori
L'alcol rovina il sonno e la mattina dopo ci si alza ancora più stanchi e per niente riposati.
È questo il risultato di uno studio condotto presso il Dipartimento di neuropsichiatria dell'Università di Akita, Giappone, dove i
ricercatori hanno studiato gli effetti acuti dell'alcol sul sonno e sulla variabilità della frequenza cardiaca durante il sonno. L'abuso di
alcol riduce la latenza del sonno, aumenta il sonno profondo e sopprime il movimento rapido degli occhi (REM) durante la prima metà del
sonno. Nella seconda metà del sonno, quando il livello di etanolo nel sangue è più basso aumenta la fase REM e il sonno è meno profondo.
Normalmente durante il sonno notturno il sistema nervoso parasimpatico, responsabile delle attività di 'riposo e digestione', è dominante sul
sistema nervoso simpatico, responsabile delle attività stimolanti. L'alcol può cambiare questo rapporto di complementarietà.
Ad alcuni volontari sono stati somministrati differenti dosaggi di alcol puro (0-0,5-1,0 g/kg peso corporeo) circa 1 ora e mezza prima di
andare a dormire. La frequenza cardiaca di ogni partecipante è stata monitorata durante l'esperimento e per 24 ore attraverso un Holter,
mentre il sonno è stato monitorato attraverso una polisonnografia. Dall'analisi dei risultati è emerso che tanto maggiore è la quantità di
alcol assunta, tanto più questo inibisce l'attività del sistema parasimpatico, interferendo quindi con la qualità e il ruolo ristoratore del
sonno.
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)