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News di Alcologia

Alcol: a rischio un milione e mezzo di under 16

Alcol: a rischio un milione e mezzo di under 16

 

Alcol. In Italia oltre 720mila i consumatori “pesanti”. A rischio un milione e mezzo di under 16

La prevalenza di consumatori dannosi di alcol di sesso maschile è superiore rispetto alla media italiana anche in Basilicata, Valle d’Aosta, Abruzzo, e Sardegna. Piemonte e Toscana sono le Regioni in cui si registrano prevalenze superiori alla media italiana delle consumatrici dannose di alcol.


Aumenta il ricorso ai servizi di alcologia e di assistenza territoriali, ma in maniera disomogenea attraverso rinnovabili capacità di intercettazione estremamente variabile sul territorio nazionale anche in funzione della prevalenza di personale non interamente dedicato. Ciò si riflette anche in differenze sostanziali nella modalità di trattamento non orientato da linee guida di riferimento né da valutazioni di efficacia. In dieci anni i servizi alcologici sono aumentati del 14%, a fronte di un aumento dell’utenza del 35%. I servizi o gruppi di lavoro per l’alcoldipendenza identificati nel 2014 sono stati 504 all’interno dei quali sono state preposte alle attività 4.596 unità di personale di cui solo il 22,9% addette esclusivamente e il 77,1% parzialmente.

Diversi studi nel corso degli ultimi anni hanno evidenziato un aumento del rischio, se pure limitato, anche con una quantità di etanolo che rientra nel cosiddetto consumo a basso rischio, cioè pari a 10 g/die. Sulla base delle nuove evidenze scientifiche sono quindi state individuate le soglie di consumo di bevande alcoliche che si consiglia di non superare abitualmente per non incorrere in problemi per la salute. I nuovi limiti, basati sulle valutazioni pubblicate nel 2014 dai nuovi Livelli di assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia (LARN), già acquisite dal Ministero della Salute, stabiliscono che è consigliato non superare mai quantità di alcol definite a più basso rischio (lower-risk drinking) sottolinando che aqualunque livello di consumo il rischio esiste.

Sotto i diciotto anni qualunque consumo deve essere evitato e sconsigliato sino a completa maturazione del sistema enzimatico e del cervello (tra i 21 e i 25 anni), per le donne adulte e gli anziani(ultra 65enni) il consumo giornaliero non deve superare una UA (un bicchiere corrisponde ad una UA standard contenente 12 grammi di alcol puro) mentre per gli uomini adulti il consumo giornaliero non deve superare le due UA al giorno, indipendentemente dal tipo di bevanda consumata. Le rilevazioni disponibili attraverso le serie storiche delle basi di dati rilevano che in media, negli ultimi anni , il 15% circa degli uomini e il 6% circa delle donne hanno dichiarato di aver abitualmente ecceduto quotidianamente nel consumare bevande alcoliche (nel 2014 per un totale di circa 5.800.000 persone).

La percentuale più elevata per entrambi i sessi, si rileva tra gli adolescenti di 16-17 anni e tra gli anziani ultra 65enni. La percentuale più bassa viceversa si registra nella fascia di età 18-24 anni. L’analisi dell’andamento dei consumatori abituali eccedentari condotta separatamente per maschi e femmine sulla popolazione di età superiore a undici anni, ha mostrato che la prevalenza dei consumatori eccedentari è diminuita tra il 2007 e il 2014. La diminuzione è stata più consistente tra gli uomini (M=-6,9 p.p.), mentre tra le donne la diminuzione rispetto al 2007 è stata pari a 4 p.p. Nel corso dell’ultimo anno, tuttavia, si è registrata una diminuzione pari a 0,7 p.p.

I consumatori a rischio, considerati come quelli che eccedono su base quotidiana le linee guida e/o dichiarano episodi di binge drinking sono mediamente circa 8 milioni l’anno con 1,5 milioni di giovani di età compresa tra gli 11 e i 25 anni di cui quasi 800.000 minori al disotto dell’età minime legale, ponendo considerazioni del mancato rispetto della legalità e delle norma che vietano vendita e somministrazione ai minori. Tra gli ultra65enni si registrano circa 2,7 milioni di consumatori a rischio, il doppio che tra i giovani ponendo un serio richiamo all’esigenza di interventi che se promossi tra i giovani nelle scuole devono poter riguardare anche coerentemente gli anziani che generano costi molto maggiori per il SSN.

 

(...omissis...)

copia integrale del testo si può trovare al seguente link: http://www.ondaosservatorio.it/alcol-italia-oltre-720mila-consumatori-pesanti-rischio-un-milione-mezzo-under-16/

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)