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Alcol ai minori: i risultati di una videoinchiesta

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Alcol e minori, la video prova
di GIACOMO TALIGNANI e ANDREA BRANDINI
"Scusi, ma non vede che è una ragazzina?" chiediamo noi alla cassiera. "Ma no, guardi che la conosco, quella ragazza lì ha 20anni" risponde

la commessa. Si arriva perfino a mentire pure di coprire un fatto consolidato: acquistare alcolici per i minori è un gioco da ragazzi. Un

gioco pericoloso: in Italia circa il 20 % dei ragazzini fra gli 11 e i 15 anni ha bevuto alcolici almeno una volta nell'ultimo anno (dati

Cesda). Per l'Istituto superiore di Sanità il fenomeno è "in forte aumento e preoccupante" e a darsi alla bottiglia in tenera età sono il 42%

dei maschi under 18 e il 21% delle femmine.
Per un pomeriggio intero abbiamo seguito Alessia, nome di fantasia, che prima ci mostra il suo documento d'identità: è nata nel 1997, ha 14

anni. E come potrebbe fare una qualsiasi 14enne, va al supermercato per "rifornirsi" di alcolici. Ne abbiamo girati tre a Parma, dove

campeggiano chiari i cartelli: "In questo negozio non vendiamo alcolici ai minori di 16 anni".
Eppure Alessia afferra birre di diverse gradazioni alcoliche e vino e poi va alla cassa come se niente fosse. In tutti e tre i market la cassiera prende le bottiglie e striscia, poi le consegna e chiede i soldi. Nulla di più facile acquistare alcol per una minorenne. Con la telecamera nascosta siamo dietro ad Alessia, interroghiamo una commessa: "Scusi, ma non vede che è una ragazzina?" . "Ma no, guardi che la conosco, quella ragazza lì ha 20anni" risponde lei. Mente. Un'altra ci dice che "no, non ha disposizioni in merito" relative alla vendita di alcolici.
I DATI. Secondo il Censis, fra i giovani, si evidenzia una drastica riduzione dei consumi di vino contro un lieve aumento del consumo di

birra e dei superalcolici. La birra nei supermercati sfiora gradazioni che vanno dai 4 ai 13 gradi, ma nessuna fra le commesse sembra farci

caso. Il Cesda, centro di ricerca studi e documentazione sulle droghe spiega che nella fascia di età 16-18 anni, i ragazzi che bevono

alcolici con una certa regolarità costituiscono addirittura la grande maggioranza e che "l'alcol ha notoriamente effetti nefasti sullo

sviluppo fisiologico e celebrale dell'essere umano, soprattutto nei primi 20 anni di vita".
MOVIDA. Fermare le sbronze degli under 16 sembra però essere sempre più complicato. Fra le cause individuate non c'è infatti solo poca

attenzione da parte dei genitori, ma anche la mancanza di controllo da parte di chi vende alcol. La stessa prova dei market la facciamo nei

bar della movida parmigiana, quelli dove ogni weekend migliaia di persone si accalcano per brindare in compagnia. Alessia entra in un primo

bar e chiede una birra. Detto fatto, servita. In un secondo la stessa cosa. Soltanto in un locale, guardandola bene, una commessa si accorge

che è troppo piccola: "Ma quanti anni hai?". "Quattordici dice lei". Niente birra stavolta e niente sbronza.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)