Alcol al volante, per guidare sicuri c'è una sola regola: non bere
Alcol al volante, per guidare sicuri c'è una sola regola: non bere
Per guidare in sicurezza la scelta da fare dovrebbe essere zero alcol. Anche ad un livello di 0,5, pur ammesso dalla legge, i tempi di reazione del conducente vengono raddoppiati. Lo sottolinea il dottor Luigino Pellegrini, responsabile dei Centri alcologia antifumo e altre fragilità del Servizio dipendenze dell’Azienda sanitaria.
Dottore, cosa significa guidare un’auto con un tasso alcolemico superiore a 3 milligrammi?
Le variabili che influiscono sono numerose: l’alcol consumato ma anche, se il conducente è maschio o femmina, quanto pesa, quanto è abituato all’uso di alcolici. In tema di alcol e guida rileva molto non tanto il livello di alcolemia nel sangue quanto la combinazione con la velocità.
Più si beve, più si corre?
Al contrario. Chi ha tassi elevati di alcolemia nel sangue generalmente tende ad andare più piano perché avverte chiaramente che le sue condizioni psicofisiche sono critiche. In questo senso più pericolose possono essere condizioni di alcolemia medio basse: in questo caso il conducente non ha la percezione di aver bevuto ed anzi è portato ad aumentare la velocità perché diminuisce la capacità critica ed interviene una sorta si senso di onnipotenza alla guida.
C’è chi si vanta di reggere bene l’alcol...
Sbaglia, la percezione soggettiva di chi beve 3-4 birre e pensa di poter guidare non vale niente perché quel che conta è la sua capacità oggettiva. I tempi di reazione anche solo a 0,5 milligrammi sono già raddoppiati rispetto a chi non ha consumato alcol. Non a caso in molti Paesi per guidare non bisogna aver assunto alcol, come suggerisce anche l’Oms. La tolleranza di 0,5 prevista dalla legislazione italiana risponde ad interessi culturali ed economici, non scientifici.
(...omissis...)
copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://www.ladige.it/news/cronaca/2019/01/10/alcol-volante-guidare-sicuri-c-sola-regola-non-bere
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.cufrad.it)