Alcol alla guida: divieto assoluto di bere e auto bloccata al primo bicchiere
Una stretta decisiva per il nuovo Codice della strada: alcol alla guida punito molto severamente. Niente più guida se bevi anche solo un bicchiere.
Il nuovo testo del Codice è stato approvato dal Consiglio dei ministri, ciò vuol dire che siamo quanto mai vicini al cambiamento epocale che forse tutti stavano aspettando: le norme della strada vengono modificate e sarà una vera e propria rivoluzione.
Il nuovo potenziamento del codice è stato ideato per garantire sempre di più efficienza e sicurezza sulle nostre strade, senza tralasciare nulla (anche monopattini e biciclette ora hanno norme di riferimento) e aggiungendo pene molto più severe di quelle vigenti oggi.
Si va dai limiti di velocità, gli autovelox sulle strade, il parcheggio selvaggio e abusivo fino ai comportamenti alla guida che i conducenti devono tenere. Cellulare e dispositivi elettronici verranno banditi mentre si guida, con sanzioni elevatissime.
Ma c’è anche un ulteriore aspetto che viene preso molto sul serio dal nuovo testo del Codice della strada: l’alcol al volante. Da adesso niente più soglia di tolleranza, nemmeno un bicchiere sarà sopportato.
Alcol alla guida: ecco la sanzione
Anche il Codice della strada vigente in questo momento vieta assolutamente che qualunque conducente si metta alla guida se ha un tasso alcolemico alto. La differenza però sta nel fatto che, adesso e fino a che il nuovo testo non entrerà in vigore, c’è una soglia minima di alcol che è consentita alla guida. Si tratta chiaramente di una soglia minima davvero vicina allo zero (0,5), ma è pur qualcosa.
Con il nuovo testo approvato, tutti i conducenti che sono già stati sanzionati in passato per guida in stato di ebbrezza, non potranno più bere nemmeno un singolo bicchiere di un qualsiasi alcolico. Le pene sono molto severe e possono arrivare anche alla sospensione definitiva della patente di guida. Per di più, è stato introdotto uno strumento che sarà obbligatorio per i contravventori: l’alcolock.
(...omissis...)
copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.cufrad.it)