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Alcol alla guida: pi� difficile la confisca dell'autovettura

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COMO. Perdere l'auto per aver bevuto troppo diventa più difficile. La procura di Como si allinea all'interpretazione dell'articolo 186 del codice della strada data nei mesi scorsi dalla corte d'Appello di Trieste e, poche settimane fa, anche dal giudice Ortore di Como: nel calcolo del tasso alcolemico a cui applicare i limiti scritti nero su bianco dal codice non si dovrà tenere più alcun conto dei decimali. Il che, tradotto in termini pratici, significa un incremento dei limiti di legge perché scatti la guida in stato di ebbrezza. Il che, di conseguenza, è una "buona" notizia per chi viene sorpreso al volante dopo aver alzato eccessivamente il gomito.
Nei giorni scorsi il pubblico ministero Daniela Meliota ha accolto il ricorso presentato dall'avvocato Gianluca Carelli, per conto di un suo cliente a cui le forze dell'ordine avevano sequestrato l'auto, forti dei dati stampati dall'etilometro. L'indagato, un ragazzo di 25 anni di Como, era stato sorpreso nella doppia misurazione prevista per legge dapprima con un tasso di 1,51 grammi di alcol ogni litro di sangue, salito poi a 1,54. Il comma due lettera C dell'articolo 186 del codice della strada punisce «con l'ammenda da euro 1.500 a euro 6.000, l'arresto da tre mesi ad un anno» e la confisca dell'auto chi è trovato con «un tasso alcolemico superiore a 1,5 grammi per litro». Ed è proprio quel «superiore», unito all'assenza dei decimali, ad aver provocato la nuova interpretazione della norma.
I giudici della corte d'Appello di Trieste, «in applicazione del principio per cui deve essere prescelta, fra due opzioni possibili, la più favorevole all'imputato», avevano proprio sottolineato come «il testo di legge non indica espressamente il secondo decimale, sicché non è impossibile supporre» che la soglia - nel caso del comasco - debba partire da 1,51 e non da 1,6. Il pubblico ministero Daniela Meliota ha così accolto l'istanza di dissequestro e restituzione della Renault Clio dell'automobilista, che comunque resta sotto inchiesta per guida in stato di ebbrezza, ma che alla luce della nuova interpretazione del codice non rischia più l'arresto da tre mesi a un anno, ma fino a sei mesi..